Gli esperti e gli ospiti dell’appuntamento di StartupItalia sponsored by L’Oréal Italia: per raccontare l’incontro tra scienza e digitale
Che la scienza e il digitale abbiano cambiato e continueranno a cambiare il mondo è evidente. In quale modo questo binomio stia rivoluzionando anche un settore come quello della cosmesi, forse è meno scontato. Una realtà pionieristica, da questo punto di vista, è L’Oréal: che all’aspetto centrale della ricerca scientifica ha aggiunto un altro pilastro portante alla propria strategia, l’attenzione e lo sviluppo del digitale. Proprio sul binomio fra questi due aspetti, sempre più stretto e inscindibile per coniugare business e sostenibilità, si focalizzerà il prossimo Beauty Tech Day: un evento organizzato da StartupItalia e sostenuto da L’Oréal Italia, in programma il pomeriggio del 6 maggio a partire dalle 17:30 negli spazi di Cariplo Factory a Milano, in occasione della Milano Beauty Week. Un evento in modalità ibrida: che potrà quindi essere seguito sia in presenza, sia online.
Bellezza e tecnologia, tra sfide e opportunità: la scaletta dell’evento
Condurrà l’incontro Maria Soave, giornalista del TG1, che guiderà la conversazione assieme ai suoi ospiti tra i temi dell’appuntamento: dalla digitalizzazione nel mondo della cosmesi alle nuove realtà dei metaversi e degli NFT, fino all’importanza dei big data. Il primo ospite a salire sul palco sarà Filippo De Caterina, Corporate Affairs & Engagement Director di L’Oréal Italia, che spiegherà cosa significa per la multinazionale francese il connubio fra bellezza e tecnologia. A seguire, l’On. Alessandro Fusacchia, da anni attento alla relazione fra digitale e legislazione, approfondirà il ruolo del decisore politico e amministrativo per tutelare la riservatezza individuale in un contesto in continua evoluzione come quello attuale.
La parola passerà quindi a Susana Rodriguez Escudero, nuova Chief Marketing & Digital Officer di L’Oréal Italia, per il racconto del legame unico fra scienza e innovazione, che caratterizza l’azienda parigina. Fondata nel 1909 dal chimico e farmacista francese Eugène Schueller, L’Oréal da anni punta anche sui prodotti e i servizi digitali, oltre che sull’utilizzo dei dati per cercare di rispondere meglio e in modo tempestivo alle richieste dei consumatori. Componenti essenziali per conoscere meglio le abitudini e i gusti dei clienti, a cui si accompagna sempre l’attenzione alla protezione dei dati personali. Rapporto, quello dell’azienda con i suoi consumatori, trattato anche da Melissa Lee, Advocacy and Innovation Manager di L’Oréal Italia, che discuterà del modello adottato dalla compagnia per ingaggiare gli utenti e il ruolo degli influencer marketing.
Alla scoperta del metaverso, nell’universo di big data
L’intervento di Susana Rodriguez Escudero introdurrà alcuni argomenti centrali nel dibattito attuale: gli NFT, i big data e i metaversi. Di quest’ultimo argomento parleranno Elisabetta Rotolo, fondatrice di MIAT, Multiverse Institute for Arts and Technology, e Alessandro De Grandi, CEO e founder di The Nemesis. Rotolo, una carriera nell’area marketing e comunicazioni in grandi aziende e multinazionali, ha dato vita a una organizzazione in grado di collegare l’arte e i metaversi e sul palco di Beauty Tech Day offrirà indicazioni utili inerenti ai modelli di business capaci di integrare questa nuova realtà. De Grandi, invece, illustrerà come la sua azienda stia effettivamente costruendo metaversi e quali sono le tecnologie e le opportunità in gioco.
Dai metaversi ai big data. Mirko Lalli, founder di The Data Appeal Company, indagherà il modo in cui i dati stanno permettendo il passaggio dai vecchi metaversi, come i social media, ai nuovi. Le informazioni ricavate da big data consentono di effettuare previsioni e programmare l’attività delle aziende, contribuendo a cambiare la gestione di breve e lungo termine.
Sostenibilità e arte, innovare nel modo migliore
Sul palco di Beauty Tech Day, uno degli aspetti più preziosi portati dall’innovazione: la spinta verso la transizione sostenibile. Ne è un esempio Francesca Pievani, founder di Fili Pari, che racconterà l’idea e lo sviluppo della sua startup, lanciata insieme ad Alice Zantedeschi e specializzata nella produzione di abiti made in Italy realizzati in marmo, grazie all’uso di una particolare tecnologia.
Seguirà poi il momento di Andrea Concas, gallerista, critico d’arte, imprenditore ed esperto di arte digitale: negli ultimi anni della sua carriera ha abbracciato la crypto-arte, un concetto emerso a seguito della nascita dei Non Fungible Token (NFT) e della diffusione delle tecnologie basate su blockchain. Si tratta di un fenomeno dalle potenzialità in parte inesplorate, che consiste nella creazione di opere digitali come, appunto, gli NFT. A essi guardano con interesse gli sviluppatori di videogiochi, ma non solo. Le crypto-opere di successo possono diventare fonte di ispirazione, ad esempio, per accessori di abbigliamento o per nuovi modelli di business che potranno nascere proprio nei metaversi.
L’ecosistema L’Oréal: il sostegno alle startup e le frontiere dell’innovazione nella cosmesi
Nell’ultima parte dell’appuntamento milanese è prevista una tavola rotonda con Caroline Renard, Business Accelerator Manager of Beauty Tech Accelerator L’Oréal, Gouzelle Ishmatova, Chief Strategy Officer BOLD Corporate Venture Fund L’Oréal, e la partecipazione in collegamento di Guive Balooch, Director of the Augmented Beauty Métier. Un panel che vedrà al centro della discussione i pilastri del Beauty Tech Manifesto: la personalizzazione, la sostenibilità, l’innovazione e l’inclusività.
La compagine francese è in prima linea non solo nella produzione di cosmetici, ma anche di dispositivi dedicati alla bellezza e di servizi dedicati ai professionisti del settore e al consumatore. Due binari, dunque. Da un lato quello dell’open innovation, un approccio aperto alle novità che punta a costruire un nuovo metodo di lavoro e collaborazione con le nuove imprese, in cui possano transitare continuamente conoscenze e innovazione. Dall’altro la creazione interna di prodotti ad alta tecnologia, realizzati attraverso il costante impegno nella ricerca. Ne sono un esempio il virtual-try-on, che coniuga in un’app la realtà aumentata alla cosmesi; o il Rouge Sur Mesure della linea Yves Saint Laurent, basato sulla tecnologia Perso, in grado di combinare un dispositivo smart da utilizzare tutti i giorni con un’applicazione per smartphone. E, ancora, ColorSonic, che permette di portare a casa un dispositivo sostenibile per la colorazione dei capelli; e ColoRight, tool che punta a rendere l’esperienza del parrucchiere più personalizzata e soddisfacente.
A proposito di impegno verso l’universo della neo imprenditoria, Ishmatova porterà invece l’esempio di BOLD, il fondo di corporate venture capital di L’Oréal: azienda che, oltre ad aver avviato una trasformazione interna in chiave digitale, punta anche a supportare i progetti di startup con obiettivi coerenti con la sua visione. Quelli appena citati sono però solo un assaggio degli argomenti e aspetti che verranno approfonditi nel corso di un pomeriggio, insieme ai tanti ospiti. Non resta che iscriversi all’evento: il conto alla rovescia sta per terminare, è tempo di Beauty Tech Day.