Da Nacon un titolo per chi non si accontenta dei mordi e fuggi ai fornelli. Qua si fa sul serio
Di esperienze ai fornelli ne abbiamo provate di tutti i gusti. Chef Life: A Restaurant Simulator si aggiunge al menu con una proposta davvero succulenta, che dall’antipasto al dolce offre al gamer un’esplosione di ingredienti da governare per evitare che in cucina arrivi il Cannavacciuolo di turno pronto a darci nerborute pacche sulle spalle per riportarci sulla retta via. Disponibile anche sulla next gen di Xbox, il titolo sviluppato da Cyanide Studio (il publisher è Nacon) è un’esperienza che richiede la giusta dose di impegno. Se pensate di cavarvela soltanto con qualche pastasciutta e insalate miste preparatevi a sessioni di fornelli infuocati.
Per portare a termine un servizio non sarete buttati subito in pasto a un tutto esaurito in sala, con le comande che piovono come bocconi bollenti. Si inizia soft, prendendo confidenza con gli spazi di una cucina professionale: bisognerà imparare dove stanno le cose, dove si conservano i cibi freschi, come si affetta una cipolla e si prepara un soffritto. Insomma, le basi della cucina. Il nostro chef è editabile e è si governa in terza persona.
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Dobbiamo ammettere che pilotare un professionista in un ambiente così stimolante ci ha subito catturato. Per quanto la cucina all’inizio appaia come un deserto dei Tartari – questo ci ha davvero fatti sentire gli ultimi arrivati – presto il ristorante si riempirà di clienti e la tensione salirà . Altro elemento che contribuisce a rendere l’esperienza più sincera è il fatto che vedremo la sala riempirsi di persone, che mano a mano prenderanno posto per scegliere cosa gustarsi. Il titolo in questo è davvero imprevedibile.
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A livello grafico non siamo nel campo del realismo. Il cibo ha un aspetto senz’altro invitante, a volte viene davvero l’acquolina in bocca. Ma sollevare una bistecca da impanare ci ha dato l’idea di avere per le mani un pezzo di legno. Rigidità che ritroviamo anche in certi movimenti degli NPC, ma della quale non occorre fare una tragedia. Chef Life: A Restaurant Simulator non è respingente come esperienza, ma richiede passaggi continui e ripetuti per cucinare, mescolare, affettare.
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L’esperienza simulativa si apprezza di più nelle varie attività ai piani cottura. Non aspettatevi di cavarvela cuocendo e basta: la carne va tritata, le verdure vanno pulite e tagliate, il libro delle ricette va consultato per evitare di guastare il piatto e deludere la clientela. Insomma, gli chef esperti avranno di che divertirsi; quelli che si stanno approcciando alla cucina potranno mettersi alla prova prima di fare danni ben peggiori nella vita reale.