Da Copenaghen un videogioco indie frutto di sette anni di lavoro tra codici e archivi storici
Diamo sempre troppa importanza ai critici dei videogiochi (fanno male al cervello e peseranno sul sistema sanitario nazionale, mugugnano sempre). Ma è più forte di noi: ogni volta che ci troviamo di fronte a un prodotto intelligente, profondo, in grado di divertire e insegnare qualcosa, ebbene pensiamo subito a loro. Si potrebbe davvero affermare che, ad esempio, Cosmic Top Secret non sia un validissimo titolo – disponibile su Nintendo, tra un attimo inizia la recensione – per scoprire di più sulla Guerra Fredda? La seconda metà del Novecento, tra conflitti in mezzo mondo, spionaggio e propaganda è forse uno dei periodi storici di cui abbiamo più materiale. E, infatti, questa strabiliante software house danese, Those Eyes, di stanza a Copenaghen ha lavorato non soltanto sui codici, ma dentro gli archivi per recuperare documenti originali che ha poi – tenetevi forte – inserito in un gameplay avvincente e criptico. Se anche voi amate la storia (dunque anche Alessandro Barbero), non potete perdervi l’occasione di un videogioco simile.
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Cosmic Top Secret: un gioco da studiare
Per sviluppare Cosmic Top Secret, la software house nordica ha impiegato sette lunghi anni di lavoro, andando a collezionare materiali fotografici, video e documenti desecretati. In avvio di gioco, il gamer viene preso per mano in un confronto preliminare, in cui apprende che il titolo è stato sviluppato con una adesione fedele a fatti realmente accaduti. La protagonista, che piloteremo in uno spazio di cartapesta, quasi onirico, è una giovane che vuole scoprire di più sul passato della propria famiglia, coinvolta e attiva dentro l’intelligence danese durante la Guerra Fredda. Didattico (molto), misterioso (altrettanto), Cosmic Top Secret si è aggiudicato già prestigiosi premi.
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Non è facile descrivere il gameplay di Cosmic Top Secret. La software house è stata abile nel dosare vari generi (dal visual novel all’action game abbozzato), senza perdere di vista l’anima del titolo che punta, anzitutto, alla risoluzione di un mistero di fondo. Fortunatamente il videogioco è disponibile anche in italiano, ma i dialoghi a fumetto sono sempre accompagnati dal parlato originale dei protagonisti, che dona autenticità all’esperienza (con quell’atmosfera da Europa continentale che fa molto Guerra Fredda). Grazie a questa continua varietà il gameplay non risulta mai noioso e, anzi, funziona proprio come un magnetico romanzo di spie ben scritto.
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Un archivio videoludico
Procedendo in vari livelli, con difficoltà tarata verso il basso, il gamer ha la possibilità anche di seguire missioni secondarie, che andranno ad arricchirne la cultura generale. Come potete apprezzare dalle immagini di questa recensione, gli scenari in cui ci si sposta mescolano la bidimensionalità con un ambiente 3D: i personaggi sono figure disegnate con stili bizzarri e il modo in cui la protagonista cammina ci dà davvero l’idea di quanto gli sviluppatori abbiano dovuto lavorare su carte e faldoni. Non corre, ma si stropiccia esattamente come un foglio fino a diventare una pallina deforme che rotola sul pavimento, per poi riassumere la forma umana da ferma. Virtuosismo? Ci ha lasciato comunque a bocca aperta.
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Cosmic Top Secret è un titolo che su Nintendo sfrutta anche l’opzione touch, per raccogliere oggetti e interagire con l’ambiente, o lanciare addirittura la protagonista come una pallina di carta. Se la trama vi conquisterà – ne siamo sicuri – potrebbe essere l’occasione per approfondire qualcosa in più su un periodo storico che i nostri nonni e genitori hanno vissuto per buona parte della loro vita. Nel dossier, disponibile nella schermata, potremo recuperare i documenti storici da visionare per farci incuriosire da quel dettaglio su Berlino Est. Senza farvi spoiler su segreti di Stato che andrete a scoprire, lasciateci di nuovo il nostro contentino. Certa gente, di videogiochi, non capisce (purtroppo) un fico secco.