Si chiama Arque ed è composta da vertebre di plastica mosse da muscoli artificiali. Scopriamo come potremo utilizzarla.
L’uomo sta evolvendo e presto avrà anche la coda. Un team di ricercatori della Keio University in Giappone, infatti, ha realizzato una innovativa coda indossabile. Si chiama Arque ed è composta da più vertebre di plastica interconnesse mosse da quattro muscoli artificiali alimentati ad aria compressa.
Ma ci servirà davvero? Secondo i suoi ideatori, questa coda artificiale è in grado di conferire maggiore stabilità e agilità alle persone. Inoltre, potrebbe essere utile nel trasportare pesi e per mantenersi in equilibrio in situazioni particolari.
Dalle scimmie ai cavallucci marini
Non si tratta dunque delle classiche code realizzate, ad esempio, per il cosplay. L’appendice artificiale ideata dai ricercatori della Keio University si fissa al corpo di chi la indossa grazie a dei lacci regolabili legati a spalle e vita. E promette di aumentare le capacità di chi la indossa.
La loro coda animata infatti, si ispira ai comportamenti e le capacità di alcune specie animali. Come le scimmie, che grazie alla coda possono saltare da un albero all’altro senza fare sforzi e atterrare in tutta sicurezza. O ai gatti, ai quali la coda conferisce maggiore stabilità ed equilibrio, oltre a un’agilità nei movimenti alla quale (presto?) potrà ambire anche l’uomo.
In realtà però, il design della coda artificiale giapponese è stato copiato dall’appendice che si trova all’estremità del cavalluccio marino. Il resto lo fa la tecnologia: la coda infatti sposta il baricentro dell’utente grazie al movimento e alla risposta automatica agli stimoli comunicati al sistema da una serie di accelerometri, garantendogli un maggiore equilibrio. Le vertebre di plastica interconnesse tra loro – e mosse da quattro muscoli artificiali alimentati da aria compressa che si contraggono e si espandono per effettuare i movimenti – possono essere personalizzate semplicemente aggiungendo più segmenti o contrappesi, a seconda delle dimensioni della persona che indossa la coda.
Come cambieremo
Il prossimo gradino dell’evoluzione umana prevede dunque l’innesto di questa nuova parte anatomica artificiale? Non proprio. Certo, secondo i suoi realizzatori, la coda indossabile potrebbe aiutare l’uomo nei lavori più duri, quali ad esempio il trasporto di carichi pesanti. Come un esoscheletro robotico che supporta la capacità muscolare di chi lo indossa, Arque infatti funge da contrappeso, permettendo quindi di usare meno forza per sollevare gli oggetti da terra.
A differenza di un esoscheletro poi, la coda è molto meno complicata e più facile da indossare e da togliere. Potremmo dunque abituarci facilmente al suo utilizzo anche, ad esempio, nella realtà virtuale. Il team di ricercatori giapponesi crede infatti che la coda animata possa aggiungere feedback tattili alle persone, dandogli la possibilità di imitare i movimenti che il proprio corpo sta vivendo nel mondo virtuale.
Si tratta però solo di un prototipo. Il problema maggiore, al momento, è quello legato all’alimentazione: attualmente la coda si muove grazie a un compressore d’aria esterno ma, in futuro, sarà necessario trovare un sistema di alimentazione autonomo, magari una batteria, per muovere i muscoli artificiali. A quel punto, si tratterà solo di indossarla per scrivere un nuovo capitolo dell’evoluzione umana.