Da Amplitude Studios un indie che unisce lo sparatutto a meccaniche da tower defence
Per gli amanti delle sfide, nello specifico degli sparatutto in visuale isometrica, Endless Dungeon offre una sequenza di elementi che rendono l’ultima fatica della software house parigina Amplitude Studios un prodotto roguelite davvero interessante. Pur non offrendoci una storia a sfondo spaziale originale, sul gameplay e la ricchezza degli scenari di gioco siamo di fronte a un titolo tutt’altro che banale.
L’incipit del gioco ci mette di fronte a un situazione che gela il sangue nelle vene. Quando un domani esploreremo il buio profondo dello spazio il rischio di perdersi e non fare più ritorno sarà concreto. Fortuna che con Endless Dungeon possiamo viverlo in modalità controllata su PC.
All’interno di scenari cyberpunk, colorati e ricchi di dettagli, i nostri protagonisti (otto quelli giocabili) hanno un compito arduo: trasportare un prezioso cristallo robot al centro di una labirintica stazione spaziale, piena di stanze al cui interno ad attenderci troveremo mostri di ogni tipo.
Non aprite dunque quella porta, a meno che non abbiate fatto tutte le valutazioni del caso. Endless Dungeon, vi avvisiamo, diventa un’esperienza frustrante se approcciata lancia in resta, senza considerare le risorse a disposizione. Oltre al personaggio giocabile ci sarà un alleato guidato dall’AI, oltre a torrette (non male questa meccanica da tower defence) e altri sistemi tecnologici da piazzare in modo oculato.
Il problema è che i nemici in Endless Dungeon sono davvero tanti e, una volta schiusi i portali, questi rimarranno aperti scatenando ondate nemiche senza pietà . Dinamico e vivace dal punto di vista del gameplay, il videogioco richiede un costante impegno nella gestione di risorse (Scienza, Industria e Cibo), tutte da utilizzare con criterio.
Impossibile abituarsi agli ambienti di Endless Dungeon, dal momento che come suggerisce il titolo siamo al cospetto di uno spazio ricreato in maniera procedurale, diverso ogni volta. Il non sapere cosa ci sarà dietro ogni porta ci ha riportato alla memoria quel senso di inquietudine mescolato ad adrenalina di Going Under, indie che abbiamo provato su Switch per affrontare i sotterranei infestati di una startup fallimentare nei panni di una povera stagista.