Da Omega Force un titolo un po’ diverso dal solito, con tante battaglie ma pure molte scene di intermezzo
Amando i titoli nipponici fino al midollo, abbiamo seguito da vicino lo sviluppo di quest’ultima fatica di Omega Force, che va a innestarsi su una serie ventennale, non troppo nota per la verità da queste parti del mondo, scritta tra le pieghe della storia feudale del Sol Levante. La saga principale è una visual novel, mentre Omega Force è sinonimo di musou, per questo l’avventura di Miyamoto Iori, giovane di Asakusa iscritto con Saber, sua servitrice, al Rituale della Luna Crescente, torneo in cui sette master e sette servant devono affrontarsi in battaglie all’ultimo sangue, è ben più adrenalinica di una avventura testuale, lasciando anzi ampio spazio a combattimenti in cappa e spada.
Fate/Samurai Remnant, un po’ musou un po’ visual
Ma Fate/Samurai Remnant non è nemmeno un musou vero e proprio: per non allontanarsi troppo dagli stilemi della serie, include parecchie parti narrative, doppiate in giapponese e tradotte purtroppo nella sola lingua inglese. In più, tra una battaglia e l’altra, che costituiscono il cuore del gioco, è possibile girovagare per Edo, l’odierna Tokyo (il titolo è ambientato nel 1600) nel tentativo di completare side-quest, sbloccare segreti e… accarezzare gatti. Perché no?
Purtroppo per quanto all’inizio girovagare per Edo regali qualche effervescenza data dall’apparente fedeltà al dettaglio storico, dopo pochi istanti ci si accorge delle dimensioni contenute della mappa, semplice snodo tra le varie arene nonché luogo in cui recuperare un po’ di salute tra un combattimento e l’altro senza consumare le preziose e costosissime medicine.
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Anche i PNG fanno solo da sfondo e non animano realmente il borgo. Di tutt’altra caratura, invece, la fase deputata ai combattimenti ed essendo un gioco sviluppato da Omega Force non ne avevamo il minimo dubbio.
Ci si ritrova nel solco dei musou che ben conosciamo e dunque a incrociare le spade con tantissimi tizi incavolati desiderosi di farci a fettine. Dalla nostra parte solo Saber, che potrà essere comandata, seppur indirettamente.
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Come sempre, mentre i nemici di basso rango possono essere uccisi come mosche, sono i boss a richiedere maggiore attenzione e colpi caricati. Completa la rassegna l’immancabile albero di abilità da sbloccare a poco a poco, così da plasmare il proprio alter ego virtuale sulla base delle proprie esigenze. Insomma, Fate/Samurai Remnant è un musou un po’ diverso dal solito che non mancherà di intrattenere gli amanti del Giappone feudale e degli anime.