Il colosso cinese dell’e-commerce mondiale punta ancora sul food delivery investendo sull’app Ele.me (startup con 40 milioni di utenti). Ma la strategia di Jack Ma prevede anche smart mobility e Alipay
Alibaba, il gigante cinese del commercio online, investe 1.25 miliardi di dollari in Ele.me, app di mobile ordering per le consegne di cibo a domicilio. Ele.me è una startup di Shangai, in seguito alla sigla dell’accordo Alibaba ne possiederà il 27.7% diventando il primo shareholder dell’azienda. Fondata nel 2009 Ele.me gestisce consegne di cibo a domicilio in 260 città della Cina e conta circa 40 milioni di utenti registrati. Il servizio di pagamento sembra naturale diventerà Alipay.
Investimento strategico
L’investimento è stato considerato strategico dal gruppo di Jack Ma: il food delivery app market sta registrando infatti una crescita esponenziale fin dal 2014, con una politica di prezzo molto aggressiva da parte dei vari attori che puntano a conquistare i clienti a suon di promozioni, coupon e sconti. Un competition cost che è costato a molti billions di yuan, tant’è che in tanti non ce l’hanno fatta, chiudendo le porte per lasciar spazio proprio ai giganti come Alibaba.
Alibaba spinge sul food delivery
E che Jack Ma volesse fare piazza pulita intorno a sé e spingere sul food delivery in proprio, c’erano già dei chiari indizi. A settembre dalle pagine del Wall Street Journal era trapelata l’indiscrezione secondo cui, il colosso cinese dell’e-commerce sarebbe molto vicino a piazzare sul mercato 1 miliardo di dollari in asset della società di servizi online nata dalla fusione tra Maituan, società di acquisti di gruppo, e Dianping Holdings Ltd, l’equivalente cinese di Groupon e Yelp specializzato nella prenotazione di ristoranti. Alibaba deteneva il 7% del capitale sociale nella newco appena nata, ma evidentemente già puntava alla creazione di una divisione interna specializzata in attività del settore food con servizi come prenotazioni, ordini e consegne.
Tra smart mobility e Alipay
Una parte sempre più centrale della Alibaba’s O2O strategy. O2O, che sta per online-to-offline e offline-to-online, consiste proprio nel rendere disponibili servizi che convincano i consumatori che già utilizzano Alibaba per i propri acquisti e-commerce, a trovare un valore anche negli acquisti di tutti i giorni nel mondo fisico. Sempre per la stessa ragione, Alibaba ha investito nella smart mobility ed in particolare in Didi Kuadi, un’app che consente di prenotare taxi, naturalmente pagandoli con AliPay. Un’expertise, quella nella smart mobility, che potrebbe tornare utile anche per potenziare il “nuovo” business delle consegne a domicilio.