Una singolare ricerca del sito Eat24, controllato da Yelp, torna a contrapporre gli utenti di Cupertino a quelli dei dispositivi Android: i primi si affidano al filtro “healthy”, preferiscono veggie e vanno a prendersi da soli l’ordinazione
D’altronde – si è visto anche sul palco del Bill Graham Civic Auditorium di San Francisco qualche giorno fa – la salute sta diventando un pallino fisso di chi produce tecnologia. E buona parte del nostro stare (o tornare) in forma passa dall’alimentazione. L’intreccio successivo – basta vedere il boom del food delivery – ci racconta che, a sua volta, una cospicua fetta dell’alimentazione contemporanea viene consultata e ordinata via smartphone. In definitiva, la domanda che – fra il serio e il faceto, ma neanche troppo – si sono posti quelli di Eat24, una società statunitense di consegne a domicilio ingoiata da Yelp lo scorso febbraio, è la seguente: dimmi con che telefono ordini e ti dirò come mangi.
Gli utenti iPhone i più salutisti
Un report assai singolare – che con l’uscita dell’iPhone 6s ed 6s Plus rischia di farsi ancor più accentuato, visto quanto i sistemi operativi puntano su benessere e salute – dal quale emerge un dato essenziale: gli utenti della Mela sarebbero più salutisti. In altre parole si nutrirebbero meglio, ordinando cibi più leggeri e, prima ancora di capire cosa desiderano, imposterebbero il filtro “healthy” per la ricerca delle pietanze al 27,3% contro il 17,8% degli (sì, loro!) utenti Android.
Verdure vs piccante
Non basta. Questa presunta raffinatezza si osserverebbe anche in altre scelte e altri atteggiamenti. Per esempio gli affezionati dell’iPhone sarebbero più propensi a ordinare piatti a base di verdure rispetto agli utenti del robottino verde. A nulla serve l’amena tonalità del piccolo androide. Le percentuali dicono infatti che il 35% degli utenti di Cupertino apprezzerebbero portate di quel genere contro il 28% di chi ha un dispositivo Android.
E se i nomi delle diverse versioni dei sistemi operativi non vi hanno ancora convinto della lascivia gastronomica degli androidiani – dal primo Cupcake all’ultimo in uscita, Marshmallow passando per Ice cream sandwich o Lollipop – l’ardita tesi è confermata perfino analizzando i filtri più cliccati prima di ordinare. Chi usa l’iPhone, l’abbiamo visto, preferirebbe appunto Health (27,3%) e Veggie (35%) ma Spicy solo al 22,6%, affidandosi alle recensioni solo nel 15% dei casi. Al contrario, gli utenti del sistema di Big G punterebbero molto sul cibo piccante (32,9%) lasciandosi influenzare di più dalle osservazioni di chi si è servito in precedenza di Eat24 (21,3%). D’altronde gli utenti Android sembrerebbero anche più pigri: chi possiede un iPhone dimostrerebbe infatti una tendenza due volte più elevata ad andare a ritirare da solo quanto ordinato, evitando così le amatissime (dagli androidiani) consegne a domicilio.
Dallo smartphone alla tavola
L’analisi, che passo dopo passo assume una sua logica narrativa, a parte i dati di vendita, prosegue poi con una divertente analisi dei loghi e delle applicazioni presenti nei rispettivi negozi digitali. Tutto evidentemente destituito di fondamento, perché non esiste alcunché di scientifico. Ciononostante rimane da farsi una domanda: se chi vende quei prodotti punta moltissimo sulla trasmissione di valori e stili di vita, non sarebbe poi così strano se quei profili dei consumatori combaciassero con i desiderata aziendali iniziali. O almeno presentassero alcuni caratteri che dal marketing passano a ciò che finisce nel piatto per intercessione del Sacro Graal smartphone.