IoT, food delivery, app, blogger, chef robot, agtech: ecco (nell’#InternetDay) come la Rete ha portato in cucina le innovazioni più importanti. E cambiato il mondo del food
C’era una volta la tipica uscita a cena del sabato sera. Oggi la cena è possibile pensarla, ordinarla, realizzarla con i robot, stando comodamente a casa propria. L’Internet of Things ha cambiato il modo in cui mangiamo, cuciniamo, pensiamo al cibo. Ha cambiato il concetto stesso di food, trasformandolo in una serie di prodotti e servizi customizzati, veloci, on demand. Se una volta la serata tipo poteva essere quella al ristorante, ora possiamo scegliere (via web) di farci recapitare ingredienti, pietanze o lo chef in persona, che cucinerà per noi a domicilio. Le potenzialità di Internet applicate alla filiera food non si esauriscono così, ma contaminano gli spazi dell’automazione industriale in cucina, della sicurezza alimentare e del rapporto tra locale e globale. L’internet of food è un aggregato di forme e concetti nuovi, che ridefinisce le categorie a cui siamo abituati e ne crea di nuove, pervadendo settori come la tecnologia, la salute, la domotica, l’economia.
#InternetDay, le app
Una volta l’appuntamento col ricettario era in edicola dove, dopo 24 o 48 fascicoli, si poteva finalmente avere l’agognato manuale di primi, secondi, dolci e contorni. Ora non serve collezionare nulla, basta scaricare delle app sul proprio cellulare e accedere a tutte le piattaforme che permettono di avere le proprie ricette a portata di mobile. Persino Expo 2015 aveva una propria app dedicata esclusivamente alle ricette, che permetteva la scoperta (virtuale) delle 88.000 pietanze proposte all’esposizione universale. Per chi vuole destreggiarsi nella cucina ci sono app a centinaia, alcune consigliano anche il vino giusto (o la birra) da abbinare ai cibi.
Chef robot e cucina intelligente
Anche se da noi non c’è ancora stato un vero e proprio boom in questo settore, una recente ricerca della Parks Associates rivela che il 17% degli americani desidera una cucina intelligente, completamente automatizzata e ricca di smart-techologies. La cucina del futuro comprenderà strumenti come la bilancia intelligente, che pesando gli alimenti saprà dirci calorie e dettaglio dei nutrienti, la padella che si potrà controllare a distanza e contenitori futuristici, che ci sapranno indicare mille e una proprietà degli alimenti che contengono.
Il food delivery e Internet
Un giro d’affari che stando ai dati di Cb Insight vale 400 milioni di euro (dati 2014): ecco le potenzialità del food delivery. Sono molte le app che offrono servizi di consegna a domicilio. Si parla di un vero e proprio take-away: JustEat guida tutti gli altri, ma queste filiere convivono in un settore già di per sé molto vasto. Come riportava il Sole 24 Ore, “Solo Just Eat, leader delle consegne mobile di pizza e altri alimenti, è lievitato fino a coprire 15 Paesi, dare lavoro a 1.500 dipendenti e generare ricavi da 157 milioni di sterline nel 2014. E la sua Ipo, nell’aprile del 2014, ha portato a una valutazione di 1,47 miliardi di sterline (2,44 miliardi di dollari). Una cifra ordinaria, se si considera che il colosso tedesco dell’e-commerce Rocket Internet ipotizza un mercato globale da 90 miliardi di euro”. Ma gli esempi sono innumerevoli: non dimentichiamo il recente exit di Foodinho che assorbito da Glovo si trasforma in un everything delivery e Amazon, che ha lanciato i freschi su Prime Now.
Food safety e tracciabilità
L’Internet of things disegna nuove frontiere per la food safety e la tracciabilità del cibo. La possibilità di raccogliere una mole incredibile di dati permette una supervisione sull’intera catena food. Un passo importante, in tal senso, è stato compiuto lo scorso anno negli Stati Uniti, dov’è stato varato il Food Safety Modernization Act dalla Food and Drugs Administration. Nella nuova normativa americana, viene riconosciuto il forte ruolo dell’Internet of Things, che ha completamente rivoluzionato il concetto di sicurezza alimentare. Anche in Europa si stanno muovendo dei passi significativi in questo senso, nell’ottobre 2015 l’Unione Europea ha infatti lanciato una call per progetti nel settore della food safety, nei quali viene enfatizzato il ruolo dell’Internet of Things. Ma la sicurezza alimentare e la tracciabilità sposano l’Internet of Things anche in forme più semplici, come le numerose app che permettono di controllare le etichette alimentari.
Food e data
L’Unione Europea sta promuovendo importanti programmi nel settore che unisce l’Internet of Things e l’agricoltura, sottolineando non solo le potenzialità tecnologiche di questi strumenti, ma anche la loro capacità intrinseca di configurare nuovi tipi di business. Questo comprenderà l’uso dei big-data, al fine di esplorare soluzioni innovative in materie come la privacy, la biodiversità e la sicurezza alimentare. Il futuro risiede in una filiera alimentare data-centrica, trasparente e a portata di cittadino.