Il ragazzo di campagna, classe 1940, ha fatto ridere generazione di spettatori. E il successo continua sul web
Nato a Milano il 14 luglio 1940, Renato Pozzetto spegne oggi 80 candeline. Tra i comici più amati della sua generazione, titolare di diritti d’autore su battute epiche e modi di dire (il milanesissimo taaac! non l’ha coniato il Milanese imbruttito), l’attore ha iniziato a recitare dalla metà degli anni Settanta. Oltre ad essere apprezzato sul piccolo schermo, Pozzetto gode di un bacino di ammiratori niente male anche sui social: su Facebook circolano un sacco di video pillole con le sua battute più spassose. Ecco i suoi cinque film che più ci hanno fatto venire male alla pancia dalle risate.
Il ragazzo di campagna
“Armaduk!”. Il risveglio nella nebbiosa pianura lombarda non è un lieto buongiorno. Ci si sciacqua la faccia in una tinozza gelata e il compagno di stanza è un dolce pinguino nascosto nell’armadio. Il ragazzo di campagna è la pellicola del 1984 forse più nota di Renato Pozzetto. Bistrattato dalla critica, osannato da generazioni di appassionati, il film ha una trama che racconta della metamorfosi di un contadino, attratto dalla rumorosa e inquinata Milano dove scopre monolocali funzionali senza finestre (“Sorpassate…”). Ma resisterà al richiamo della sua vita?
Infelici e contenti
Tra i suoi film degli anni ’90 c’è Infelici e contenti (1992). Renato Pozzetto impersona un ex impiegato di banca costretto sulla sedia a rotelle dopo essere stato investito da un’automobile. La sua vita cambia, insieme al rapporto con la moglie. Aldo dovrà passare l’estate in una pensione per anziani a Milano, un soggiorno che lui stesso richiede per concedere ad Alessandra un meritato riposo al mare. A fargli compagnia, stravolgendo la sua vita, c’è Vittorio – Ezio Greggio – cieco dalla nascita, che sbarca il lunario con attività ai limiti del legale. In quattro e quattr’otto il burrascoso compagno di stanza convince Aldo ad imbarcarsi in un’avventura verso la Liguria. Alla scoperta del divertimento e di tristi verità che fanno nascere una sincera amicizia.
Da grande
Da grande (1987) è tenero e simpatico. Marco Marinelli è un bambino di otto anni stufo e arrabbiato, come spesso capita a quell’età . Il giocattolo preferito negato dal padre per via dei problemi di contabilità , è la goccia che fa traboccare il vaso. Chiusosi in cameretta urla al mondo di voler diventare grande e, di colpo, accade la magia. Marco si trasforma e quel grande è Renato Pozzetto, un omone con la testa e il cuore di un alunno delle elementari. Scappa e inizia a farsi strada nel mondo, riuscendo perfino a corteggiare la sua amata maestra di scuola. Fino all’ultima magia.
Ricky e Barabba
In Ricky e Barabba, la pellicola del 1992, Pozzetto recita nei panni di un miliardario sull’orlo del fallimento, pronto a farla finita. Viene salvato da Barabba – Christian De Sica – un clochard romano dai modi burberi. Inizia così un viaggio e un rapporto di amicizia all’inizio burrascoso, che conduce fino al lieto fine.
Le comiche
Come racconta la sua filmografia, Renato Pozzetto ha fatto ridere gomito a gomito con altri comici. Uno su tutti Paolo Villaggio. Le Comiche (1990) è la prima pellicola di un trilogia che mette in scena gag strepitose dei due attori simbolo di divertimento e spensieratezza.