L’indie sviluppato dal russo Sergio Poverony
Questo non è il solito sparatutto a tema zombie. Perché oltre ai morti viventi che piovono da ogni direzione, ci sono pure i mercenari, bizzarri alleati di essere verdi e bavosi. Noi, ovviamente, in mezzo a questo inferno dobbiamo danzare tra i proiettili a ritmo di simpatiche melodie, stando ben attenti alle nostre spalle e aprendo il fuoco a volontà . HellGunner, titolo indie disponibile su Xbox Series X/S, è un videogioco sviluppato nel 2017 dal russo Sergio Poverony e pubblicato da Ratalaika Games, azienda di cui abbiamo avuto più volte modo di apprezzare i prodotti in salsa retro gaming.
Sulla next gen sono davvero tanti i prodotti dalla grafica antica. HellGunner è un titolo dinamico, che ci costringe a far i conti con scenari di guerra insoliti: prati fioriti e alberi fanno da contorno all’inferno in terra. Il nostro protagonista è un soldato scelto, che deve compiere brevi missioni, generalmente andando da un punto A a un punto B, eliminando i nemici lungo il percorso. Si spara comodamente, tenendo a mente che lo stick sinistro orienta la mira in 2D.
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La barra della vita è ben visibile sopra la nostra testa e nella mappa è essenziale raggiungere scatole della salute per riprendere fiato. HellGunner non è un titolo ostico e potrebbe far scoprire a molti gamer uno sparatutto abbordabile e da completare in sessioni mordi e fuggi. Le interazioni ambientali non sono poi così tante e diverse volte ci siamo trovati senza parole di fronte a muri invisibili posti tra una fila di alberi, senza alcuna possibilità di avanzare.
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In alcune missioni siamo soli, in altre dobbiamo proteggere civili che ci seguiranno come ombre, ma ai quali è necessario dare attenzione per non lasciarli troppo indietro, in balia degli zombie. L’aspetto da considerare, come in molti sparatutto, è che non bisogna mai stare fermi. A livello grafico senza lode, senza infamia: il titolo resta nell’ordinario, il che non è per forza un male trattandosi di un indie. Nel complesso HellGunner è un prodotto con più pro che contro, soprattutto partendo dal prezzo sullo store Xbox.