Accanto alle aziende private che offrono i propri contenuti gratis per qualche giorno, ci sono gli enti che aprono i loro archivi. Finalmente accessibili al pubblico
Uno degli effetti “collaterali” di questo periodo di cattività forzata in casa, seguendo le direttive e gli inviti delle autorità , è la progressiva disponibilità di contenuti da fruire liberamente sul proprio PC, smartphone, TV. Ci sono molte risorse dei privati, protette da copyright, che sono state messe in libera fruizione per un tempo determinato: ve le abbiamo segnalate in un articolo dedicato ai webinar, alle radio, infine uno alle risorse disponibili online, ma ci sono anche altre opportunità interessanti – legate a doppio filo col mondo della cultura e dello spettacolo italiano (ma non solo).
I musei aprono le porte (online)
Sono molte le novità che si registrano in questi giorni nel campo museale: in tutta Italia bisogna fare i conti con la chiusura imposta dal Governo, motivata dalla necessità di ridurre le circostanze a rischio di contagio, ma proprio l’arte e la cultura sono un ottimo diversivo in queste giornate in cui si diradano i classici impegni quotidiani. Non si può andare al museo: ma se il pubblico non può andare alla mostra, allora la mostra andrà dal pubblico.
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A Milano per esempio il Museo del 900 ha iniziato a pubblicare uno al giorno uno dei capolavori che custodisce in tema con l’hashtag #iorestoacasa, proprio per fare compagnia ai suoi visitatori passati e futuri che nel frattempo si godono la bellezza a domicilio. Iniziativa simile quella del Museo Nazionale della Scienza Leonardo da Vinci: un vero e proprio palinsesto di contributi fotografici e video, realizzati ad hoc dal personale del museo, pubblicati quotidianamente per tenere compagnia al pubblico. Lo stesso fa la Triennale, che giorno dopo giorno ha messo assieme un vero e proprio “Decamerone” in questo periodo davvero particolare.
Claude Monet (1840-1926). “Soleil couchant à Lavacourt (détail)”. Huile sur toile. 1880. Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, Petit Palais.
Più in là si sono spinti i musei parigini: l’ente Paris Musée, che riunisce diversi istituzioni della capitale francese, ha aperto al pubblico l’intero suo archivio composto da 100.000 opere custodite in 14 musei. Le immagini di stampe, fotografie, dipinti sono tutte state digitalizzate e messe a disposizione online: chiunque può scaricare un’immagine ad alta risoluzione (300dpi) con allegato un documento che illustra l’opera e ne spiega i criteri per l’utilizzo in Rete (con la dovuta citazione della fonte). Nell’archivio ci sono, tra l’altro, dipinti di Cézanne, Courbet e Monet: non ci sono restrizioni particolari sull’uso anche a scopo commerciale, di nuovo seguendo le linee guida dell’ente, a dimostrazione che l’obiettivo è quello di restituire al pubblico le opere d’arte per una fruizione libera.
A teatro, ma sul divano
Se aprite Instagram in questi giorni è tutto un fiorire di dirette e dirette doppie organizzate da creator e artisti presenti sulla piattaforma: reading, canzoni, poesie, consigli di lettura. Ce n’è per tutti i gusti, e a seconda di come avete costruito il vostro paniere nel corso del tempo troverete quanto fa al caso vostro.
© Fonte: Istituto Luce
Un po’ come accade nel caso dei musei, anche teatri e cinema si devono misurare col blocco degli spettacoli: oltreoceano film in uscita al botteghino stanno trovando subito la via dello streaming, così da riuscire a compensare almeno un po’ il calo degli incassi. Nel caso in cui siate in cerca di qualcosa di più istituzionale, invece, ci sono da segnalare un po’ di iniziative interessanti: è il caso del Teatro La Fenice, o del Teatro Massimo, o ancora del Teatro Carlo Felice, che giorno per giorno pubblicano sui propri canali social intere opere teatrali, balletti, opere liriche che ci si può godere nel loro allestimento messo in scena nelle ultime stagioni, con interpreti di altissimo livello, direttamente nel proprio salotto. Anche Cinecittà sta approntando un palinsesto editoriale per i social network, per raccontare al pubblico cosa troveranno in mostra non appena riapriranno i battenti.
Infine, da segnalare uno dei più importanti archivi storici d’Italia che proprio in questi giorni si apre al pubblico: è quello dell’Istituto Luce, che assieme alle Teche Rai offre il migliore spaccato possibile della storia italiana del ‘900. Una novità di estremo rilievo, anche per i ragazzi per cui sono state sospese le attività scolastiche frontali: da lì si può attingere per capire un po’ di più la storia e le dinamiche del nostro Paese che si riflettono ancora oggi nell’attualità . C’è solo da augurarsi che questo approccio all’apertura e alla messa a disposizione del pubblico sopravviva alla fine dell’epidemia.