Il mondo dei videogiochi accoglie una nuova startup. Vi presentiamo l’opera prima della polacca Astrolabe Stories
Non c’è nulla di meglio che approcciare l’autunno imminente con qualche nuovo titolo da godersi la sera, comodi sul divano con una tisana calda. Le visual novel, come sapete, sono un genere che amiamo esplorare, peraltro adatto alla stagione fredda in arrivo. Non sono titoli impegnativi come un RPG, se ben scritti valgono come un romanzo e aumentano il coinvolgimento grazie a grafica e audio. Last Threshold, disponibile su Nintendo Switch, è un prodotto dalla particolare cura estetica. La storia ha i magnetici tratti lovecraftiani, fatti di misteri e intrighi. Ed è l’opera prima di Astrolabe Stories, software house indie polacca.
Non potremmo svelarvi troppo sulla trama di Last Threshold, ma ci permettiamo di anticiparvi i gelidi scenari a cui andrete incontro. L’incipit dell’avventura è tumultuosa, su una slitta trainata da cani in un luogo gelido. Siamo nel 1962, piena Guerra Fredda, dall’altra parte della cortina di ferro. Il protagonista è Wiktor Staszewski, figlio di un ricercatore esiliato in Siberia non si sa bene per quale ragione. Sotto la dittatura sovietica, purtroppo bastava poco per sparire dalla circolazione.
Il nostro avatar, che governeremo attraverso semplici scelte nei dialoghi, non è solo, ma è accompagnato dal suo mentore. I due visitano un accampamento durante una bufera di neve. Davvero piacevole l’effetto dei fiocchi che attraversano lo schermo e contribuiscono a generare un’animazione durante le conversazioni. Come in tutte le visual novel, il nostro compito è immergerci nella storia, leggendo cosa gli altri hanno da dirci e non solo. La software house ha infatti ricreato numerosi documenti, scritti e fotografici per ambientare l’avventura in un universo autentico.
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Dal nostro punto di vista l’esperienza con Last Threshold ci ha subito coinvolto grazie a una grafica davvero azzeccata. Con personaggi ben scritti e rappresentati, pure gli scenari coinvolgono il lettore gaming in un percorso ansiogeno. Il nostro compito, come scoprirete presto, sarà far luce su antiche rovine, venendo a contatto con i Chukchi, popolazione indigena che vive in condizioni estreme, nella gelida Siberia. Al termine dell’avventura – peraltro abbordabile nel prezzo – scoprirete perché l’universo lovecraftiano continua a ispirare le software house nelle trame dei videogiochi.