2020: Space Beyond è il documentario che il prossimo autunno ci porterà tra le stelle
Non ancora nelle sale, 2020: Space Beyond è già fra i cinque finalisti del MipDoc di Cannes 2019, nella sezione Scienza e Tecnologia, e del Mia Doc Pitching Forum di Roma 2019. Nella breve pellicola c’è tutto il fantastico racconto della Missione Beyond di Luca Parmitano: un viaggio emozionante e avvincente che, sul finire dell’autunno, ci porterà tra le stelle.
Luca Parmitano Facebook
Un documentario ricco, in cui alla dimensione scientifica e tecnologica si sovrappongono il fascino delle grandi esplorazioni, la sconfinata bellezza dell’ambiente celeste, la stringente attualità dei cambiamenti climatici e il fondamentale impegno della cooperazione internazionale. E proprio la felice combinazione di questi ingredienti traccia la linea lungo la quale si definisce quel Beyond – Andare oltre che dà il nome all’impresa spaziale. “Abbiamo vissuto una missione fantascientifica a contatto, anche se non direttamente, con lo spazio -esclama Fabio Fagone, cofondatore e ceo di Skylight Italia, la casa di produzione catanese specializzata in documentari cinematografici e televisivi, che ha girato il documentario.
Fabio Fagone, cofondatore e ceo di Skylight Italia
Lo stupore per le immagini, inedite ed integrali, che ricevevamo dall’ESA ci ha fatto rivivere i film degli anni ’80 con cui sognavamo da bambini l’epopea dello spazio”. Skylight, del resto, trova la sua ragione d’essere nella sperimentazione, alla ricerca di percorsi originali, e nella realizzazione di progetti socialmente e culturalmente impegnati, tra cui una vasta gamma di produzioni multilingue. Composto da esperti professionisti di calibro nazionale ed internazionale, il team, per la qualità dei lavori presentati, ha ricevuto -in joint venture con la Mercury Productions di New York- prestigiosi riconoscimenti, tra cui The International Film and Television Festival of New York e The London International Film Festival.
Fabio Fagone, cofondatore e ceo di Skylight Italia
Dal 2006, anno in cui Fagone, classe 1976, fresco di diploma al Centro Sperimentale di Roma e del master in Effetti Visivi alla Future Media Concepts di New York, fonda con altri 2 colleghi Skylight, si sono susseguite una serie di collaborazioni di alto profilo: dalle Agenzia di Stampa Reuters e BBC alla American Video Group di Los Angeles, spaziando attraverso stili e soggetti estremamente eterogenei. Colossal storici (1943 – L’Armistizio di Cassibile), spaccati di tradizione popolare (Berbers in contacts incentrato sull’ultima comunità della Guellala), cortometraggi di impegno civile (Cecilia’s Affair, una favola di denuncia, “visionaria” secondo la stampa internazionale, contro la mentalità mafiosa, vincitrice di numerosi premi) e format accademici (La ceramica di Caltagirone, prodotto in 5 lingue con l’Università Bicocca di Milano) fino ad arrivare all’ultima creatura, il documentario 2020: Space Beyond, dopo 3 anni di lavoro.
2020: Space Beyond
Diretto da Francesco Cannavà, la coproduzione italo-tedesca presentata da Skylight Italia, con Beagle Media, 8 Road Film, Latte Plus Production e Lago Film, disponibile in doppia versione, da 52 e 80 minuti, è stato realizzato con il supporto e il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Europea e Italiana e con Media Partner il magazine Wired. “Abbiamo seguito in orbita Luca Parmitano, che per noi ha girato un diario di bordo -racconta Fagone- grazie al quale il documentario contiene moltissime riprese mozzafiato, uniche, tra cui quelle delle EVA, le attività extra-veicolari più complesse mai eseguite nella storia dell’astronautica, di cui Parmitano è stato indiscusso protagonista”.
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Alle famose EVA, considerate le serie di attività più spettacolari, attese e, soprattutto, difficoltose è dedicato ampio spazio: queste, del resto, hanno permesso alla squadra di astronauti, guidata da Parmitano e dall’americano Andrew Morgan, di riarrangiare l’AMS2 (Alpha Magnetic Spectrometer), ovvero quel fondamentale strumento che permette di studiare la materia oscura.
2020: Space Beyond
“2020: Space Beyond inizia con il lancio della Soyuz -attacca l’ormai famoso astronauta siciliano dell’ESA, Luca Parmitano- ed ha come protagonista assoluto lo spazio con la partecipazione straordinaria degli esseri umani che hanno condiviso l’emozione irripetibile di trovarsi sulla Stazione Spaziale Internazionale in quel momento”. E certo per le “comparse” di questa straordinaria pellicola, più che ispirata ad una storia vera, devono essere stati giorni intensi, impegnati anche nella regia: “E’ stata la mia opera prima: una bella sfida girare scene in orbita, soprattutto senza avere molto tempo -ricorda divertito Parmitano- nonostante questo, abbiamo inviato tantissimo materiale, in modo da restituire una visione il più possibile completa dei diversi aspetti di una missione spaziale, che andasse oltre, appunto come indica il titolo, il punto di vista scientifico e tecnologico, e tenesse conto, ad esempio, delle difficoltà legate alla manutenzione, dei limiti all’esplorazione o dei compiti supplementari”.
2020: Space Beyond
Tra i tanti ambiti che ruotano attorno alla conquista dello spazio, fondamentale è l’indotto industriale, in cui la produzione cinematografica riveste un capitolo di primissimo piano: la spinta a indagare i misteri del cosmo e a conoscere altri mondi ha suggestionato intere generazioni e continuerà ad esercitare un fascino fortemente evocativo su quelle future, ma il rovescio della medaglia, per i risvolti finanziari, è quello di un mercato in buona pare inflazionato, anche per la facilità di accesso ad alcune specifiche tecnologie. Quale è il segreto, dunque, di una società in costante crescita da diversi anni? “Abbiamo ritenuto di puntare sulla qualità e proporre un prodotto che crei valore aggiunto per tutta la comunità -spiega Fabio Fagone– lo strumento che ci garantisce di mantenere gli standard fissati è la professionalità di tutto il team -dei nostri collaboratori interni e degli oltre 70 esterni- oltre all’esperienza maturata a fianco di brand autorevoli, al continuo aggiornamento tecnico e teorico, alla ricerca di proposte originali e curate e all’ottimizzazione e razionalizzazione dei vari step di esecuzione”.
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Una perla del Made in Italy, riconosciuta tale ben oltre confine, che, per distinguersi in un ambito di fortissima concorrenza, non può che guardare costantemente avanti, con progetti che catturino interesse dall’esterno, ma anche possano nutrire un indotto sempre più ampio, così da generare un ritorno, a livello territoriale, sulle imprese locali: “Siamo già al lavoro sul prossimo progetto: si chiamerà HEROES19 -annuncia il produttore- con il giovane regista Lorenzo Panebianco abbiamo voluto rendere omaggio a tutti gli operatori sanitari che sono stati coinvolti in prima linea durante la pandemia del COVID19, perdendo, in certi casi, anche la vita. È un cortometraggio di 10 minuti interamente girato all’interno del reparto di malattie infettive dell’ospedale di Catania”. 10 minuti di pura emozione, un diario di guerra dei giorni drammatici dell’emergenza: giorni che si spera possano già essere storia.