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Oltre a essere un’operazione complessa, il prelievo di sangue sui bambini produce ogni giorno un notevole spreco di materiali e ore di lavoro. Ma l’apparecchio brevettato dal dottor Selmi potrebbe essere la soluzione
Fare un prelievo di sangue a un bambino, oltre che molto difficile, può rivelarsi anche un importante spreco di risorse. Un insegnamento prezioso che il dottor Raed Selmi , insieme alla dottoressa Amal Selmi, ha imparato lavorando molti anni come pediatra e che lo ha portato a brevettare il Vein Show, un apparecchio medico che facilita l’individuazione del reticolo venoso.
Innovazione e risparmio con Vein Show
“Il Vein Show è stato pensato apposta per i bambini e per ridurre il tempo normalmente necessario per completare un prelievo sanguigno. Facilitando così il compito del medico”, spiega il dottor Selmi. “Grazie a questo nuovo strumento siamo in grado di individuare una vena in circa 30 secondi, mentre di solito questa operazione può richiedere fino a una ventina di minuti con un bambino è molto agitato”.
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Sembra una semplificazione da poco, ma non lo è. Perché i dati raccolti dall’equipe che lavora a Vein Show ci dicono che ogni minuto in più si traduce in costi aggiuntivi per il nostro Sistema Sanitario Nazionale. In media, per un ospedale di medie dimensioni, al mese si sprecano 159 mila ore di tempo di operatori sanitari che potrebbe essere impiegati altrove e 53 mila euro di materiali (aghi, cannule sterili, cerotti, ecc.) che finiscono nel cestino.
Ma grazie all’intuizione del dottor Selmi questo problema potrebbe essere presto risolto. “Da un lato c’è un apparecchio dotato di un sistema d’illuminazione ad ampio spettro, un laccio emostatico controllato e sensori che permettono di rilevare i parametri vitali in tempo reale. Dall’altro c’è un oggetto simile ad un giocattolo che produce luci ed emette suoni così da attirare l’attenzione del piccolo paziente, distrarlo e permettere al medico di effettuare il prelievo senza problemi”.
Diverse applicazioni
Se l’idea alla base di Vein Show è frutto del modo di pensare innovativo di Raed Selmi, il suo sviluppo si deve invece a un team composito che si è riunito al Polo tecnologico di Pavia e lì ha dato vita alla Vein Show Med Tech. “La partecipazione a diverse competizioni per startup e progetti innovativi ci ha permesso di realizzare un prototipo perfettamente funzionante anche se non ancora pronto per la commercializzazione”.
Attualmente, Vein Show è in piena fase di accelerazione, essendo stata selezionata, assieme ad altre 9 startup, nella prima Call di Get it!, programma di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore in collaborazione con Cariplo Factory. Il passo successivo sarà quello di trovare i giusti finanziatori e distributori, dal momento che il progetto è molto scalabile e le sue possibilità di successo fuori dall’Italia sono molto alte. “Questo apparecchio può adattarsi a situazioni molto diverse e anche difficili. Pensiamo a una situazione di pericolo in cui una tempistica ristretta è molto importante, un prelievo indolore e soprattutto che non faccia paura può diventare un’importante risorsa”.