EA e Bioware ripropongono tre videogame che hanno fatto la storia
Fa uno strano effetto, dopo 14 anni, tornare a vestire i panni, avveniristici, del comandante John Shepard e tornare ad agire come eroe o rinnegato (Mass Effect era infatti uno dei primi videogame che giocava con la dualità bene-male, lasciandovi liberi di creare il vostro alter ego, non solo nell’aspetto), anche se in questo periodo i remake delle trilogie abbondano: soltanto qualche mese fa abbiamo analizzato quella di Mafia. Ecco: Mass Effect Legendary Edition è un remake così come sarebbe dovuto essere anche la Trilogy Edition di Mafia, dato che ha rivisto, tecnicamente, tutti e tre i titoli oggi ripresentati nel cofanetto, mentre 2K si è limitata ad abbellire profondamente solo Mafia I in Mafia Definitive Edition.
Peregrinazioni spaziali in Mass Effect Legendary Edition
Intendiamoci, anche in Mass Effect Legendary Edition il balzo grafico lo compie solo il primo episodio. Ed era inevitabile perché è un titolo del 2007. Mass Effect 2 e 3 restano un po’ più uguali a loro stessi e l’intervento di maquillage sembra, effettivamente, un pochino più pigro. Basti pensare che esistono differenti mod grafici che hanno ottenuto risultati migliori, ma in realtà tutti e tre i titoli sono stati rivisti non solo per presentare una inedita ottimizzazione in 4K Ultra HD, ma anche per apparire stilisticamente molto più coerenti rispetto al passato.
Leggi anche: Recensione di Returnal, ciò che non uccide ora, lo farà tra poco
E giocarseli oggi, tutti d’un fiato, è ancora un piacere incredibile. Lo è sia che si conosca ogni angolo dell’immaginario della space opera di Bioware, sia che si ignorino totalmente fatti, antefatti e personaggi che hanno contribuito a fare della saga Electronic Arts una serie in grado di ambire all’Olimpo dei videogame. Lo diciamo senza enfasi.
Una volta, qui, era tutta campagna
Noi qui, recensendo, eviteremo di tornare sulla sinossi che vi porterà a scontrarvi con i Razziatori e a scoprire un canovaccio madido di tensione, pathos, personaggi ottimamente caratterizzati e pure diverse scenette piccanti. Abbiamo deciso di non soffermarci sulla trama perché delle due l’una: o avete giocato agli originali ai tempi che furono e già la conoscete, o la ignorate totalmente e non vogliamo rovinarvi la sorpresa.
Sappiate solo che avete davanti un’opera matura, ben studiata e saldamente piantata a terra. Ci soffermeremo invece sull’analisi contenutistica. La trilogia racchiude, tra i tanti pacchetti extra, tutti i DLC un tempo offerti separatamente: Il prezzo della vendetta, Kasumi — La memoria rubata, La tana dell’Ombra, Pacchetto Firewalker, Overlord, Punto di schianto della Normandy, Avvento, Genesi 2, Dalle ceneri, Mass Effect 3: Extended Cut, Leviatano, Omega e Cittadella.
Leggi anche: Space Commander War and Trade, alla conquista dello spazio
E se, per alcuni dettagli (soprattutto i volti) Mass Effect Legendary Edition tradisce di tanto in tanto una certa anzianità di servizio, sappiate che il lavoro svolto per modernizzare l’opera e renderla “bella” anche sulle attuali console è notevole (poi si potrà obiettare, come anticipavamo, che diversi mod hanno fatto ‘più e meglio’, ma quando si tratta di remake non è mai agevole capire fin quando spingersi, soprattutto dovendo armonizzare tre episodi distinti). Ma ciò che ci ha più sorpreso in sede di prova è che gli sviluppatori hanno agito anche sulle meccaniche di gioco, soprattutto del primo capitolo, quello che oggi effettivamente sarebbe potuto apparire più “vecchio”, snellendole e rendendole meno farraginose.
Chi lo giocò ai tempi ricorderà che sparare fosse quasi una operazione infernale, soprattutto sulle prime. Bioware si difese ricordando che il suo gioco non fosse uno sparatutto, ma oggi intanto ha reso il combattimento più digeribile, anche se non restituisce il feedback degli FPS. Su PlayStation 4 c’è forse un po’ di “screen tearing” di troppo, soprattutto nelle sessioni con maggior trambusto, ma il risultato resta notevole, come lo è pure su console di nuova generazione.
Insomma, il nostro ritorno sulla Normandy non poteva essere più elettrizzante. E invidiamo soprattutto i giocatori che all’epoca erano troppo giovani o per qualche motivo si lasciarono sfuggire questi tre capolavori, perché oggi, in un’unica soluzione, otterranno tre titoli che hanno fatto la storia, con le espansioni e i contenuti extra, per decine e decine di ore da trascorrere in un universo entusiasmante e perfettamente credibile.