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La proposta è stata avanzata da Diana de Marchi, presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili
Per ora è soltanto un proposta della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano. L’idea, contenuta in un ordine del giorno della presidente e consigliera Diana de Marchi, è quella di intitolare alcune fermate della metropolitana a donne illustri che hanno fatto la storia nei rispettivi campi professionali. Le linee interessate sarebbero la M5, nota come la Lilla, e la M4, la Blu ancora in costruzione tra Linate e San Cristoforo. Appoggiata non soltanto dalla maggioranza a Palazzo Marino, l’iniziativa è nata per dare equilibrio alla rappresentanza di genere nella toponomastica cittadina, dove soltanto il 5% di vie e piazze porta il nome di donne.
© Fonte: profilo Facebook M4
Come cambierà la metropolitana
La proposta di intitolare alcune fermate della metropolitana di Milano a figure femminili non è pensata per rivoluzionare la cartina della città. Resteranno tutti i nomi delle fermate storiche, da Duomo a Cadorna fino a Garibaldi. La soluzione pensata da Diana de Marchi è quella di accostare al primo nome quello di una figura femminile come è stato fatto anche a Parigi e già succede sotto la Madonnina nei casi di fermate sponsorizzate, come San Siro-Dazn, Cenisio-Widiba e Garibaldi-Nissan. L’unica fermata finora intitolata a una donna a Milano è quella che porta il cognome della poetessa Veronica Gambara, sulla metro rossa.
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© Fonte: profilo Facebook M4
«Stiamo cercando di capire quali donne siano più legate rispetto alle zone in cui fermano le metropolitane. Sono arrivate già numerose proposte», ha detto la presidente della Commissione de Marchi. L’occasione della crescita e della visibilità di Milano a livello internazionale non dovrebbe far perdere per strada l’opportunità di valorizzare le figure femminili legate alla città. Da Alda Merini a Franca Rame sono tantissimi i nomi che meritano una citazione nei nomi delle varie stazioni della metropolitana..
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