A bordo di un’astronave, dobbiamo trovare risposte. Sviluppato da mc2games, l’atmosfera fa la sua bella figura
Se l’esclusiva Sony Returnal vi sta ingolosendo con i gameplay di esplorazione su un pianeta sconosciuto, ma dovete ancora risparmiare un pochetto per acquistare una PS5, ebbene potete comunque salire a bordo di una navicella e risolvere enigmi un pò meno dispendiosi (per il vostro portafoglio). Palindrome Syndrome: Escape Room è il titolo disponibile su Nintendo Switch, sviluppato da mc2games, in cui dovremo affrontare una lunga serie di stanze senza troppe informazioni. L’ingegno e la pazienza sono le uniche armi a nostra disposizione.
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Palindrome Syndrome: Escape Room. L’atmosfera è coprotagonista
Risvegliatosi a bordo di una ben equipaggiata navicella spaziale, il nostro protagonista muove i passi dentro ambienti ricchi di tecnologia e dettagli. In prima persona, Palindrome Syndrome: Escape Room è stato realizzato con una discreta cura grafica, che consente al gamer anche di indugiare su particolari irrilevanti ai fini della storia, ma che confermano quanto il team di sviluppo si sia impegnato nell’addobbare gli ambienti per renderli credibili. Con il nostro puntatore potremo alzare e abbassare leve, trovare la combinazione di lucchetti e attuare le strategie per procedere.
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In avvio, il gioco non ci dà alcuna spiegazione sul perché ci troviamo in un ambiente simile. Pur trovandoci soli su una navicella, la prima sensazione che abbiamo provato non è stata claustrofobica: la curiosità di esplorare e trovare la chiave di volta per continuare prevale di gran lunga sull’inquietudine della nostra condizione. Se avete già preso parte ad escape room dal vivo, scoprirete che la forza del gruppo è assente in questo videogioco: per trovare indizi e ragionare dovremo far conto soltanto sulla nostra astuzia.
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Gli enigmi di Palindrome Syndrome: Escape Room sono ben pensati e portano il gamer a sforzarsi il giusto per trovare la quadra. Non sono presenti aiutini o suggerimenti dalla regia: adatto a chi adora il genere, il videogioco rischia forse di essere troppo respingente per chi, incuriosito dall’atmosfera spaziale ben realizzata, non è abituato a rialzarsi dopo l’ennesimo vicolo cieco.