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Aiuterà le ex-coppie a gestire i turni di visita ai figli, monitorare e pagare con un click le spese straordinarie, autorizzare le foto sui social. Sta raccogliendo fondi su Eppela e sarà online a giugno 2019.
Si sa, non tutte le storie d’amore durano per sempre. E quando un matrimonio finisce, sia se ci si lascia di comune accordo sia che si tratti di una rottura dolorosa, ci sono una serie di problemi da affrontare.
Oggi un matrimonio su due finisce prima del tempo e dopo, solitamente, si confida in giudici e avvocati. C’è una startup, Slidinglife, che ha messo in piedi una community che riunisce e mette in contatto separati e divorziati (e chi ci sta pensando) con una rete di professionisti, tra cui avvocati, psicologi, mediatori familiari, pedagogisti e consulenti fiscali.
Nata nel 2017, Slidinglife ha lanciato oggi il progetto Parenting: un servizio web e mobile per aiutare le ex-coppie, ad alto tasso di litigiosità, a ridurre i conflitti nella gestione delle spese, a gestire i turni di visita ai figli e autorizzare le loro foto sui social.
I numeri non mentono
«Parenting risponde a esigenze ben conosciute da chi vive la separazione o il divorzio», spiega l’avvocato Massimiliano Arena, 20 anni di esperienza in diritto familiare e fondatore della startup a vocazione sociale Slidinglife. «Aiuterà a ridurre le liti e migliorare le comunicazioni tra ex-coniugi».
Del resto, i numeri non mentono. Secondo l’Istat, dal 1991 al 2018 il numero dei divorziati e delle divorziate in Italia è quadruplicato, in tutte le fasce di età, passando da 376 mila circa a oltre 1 milione e 672 mila. Ogni anno separazioni e divorzi in Italia coinvolgono direttamente oltre 350 mila persone e i loro bambini.
A questo proposito, la community di Slidinglife ha già pensato di aiutarli, mettendogli a disposizione le consulenze di professionisti e i consigli di persone che hanno vissuto la loro stessa situazione. Ora è arrivato Parenting, che promette anche di ridurre le liti tra gli ex-coniugi, oltre a tempi e costi della giustizia.
Raccolta fondi in corso
Sono tre le funzioni principali offerte da Parenting. In primis, la gestione delle spese: sarà possibile inviare all’ex-coniuge una richiesta di spesa, monitorare e pagare con un click tutte le spese straordinarie e ottenere delle ricevute che avranno valore di prova davanti al giudice.
C’è poi la funzione “calendar”, che permette di organizzare, con semplici notifiche, il calendario delle visite ai figli e i cambi turno. Infine, il servizio permetterà di gestire le foto sui social, inviando all’ex le foto dei figli che si vogliono pubblicare per ricevere la sua approvazione, come previsto dalla legge.
«Ogni ex-coppia, soprattutto quelle ad alta litigiosità, deve poter gestire le spese di abbigliamento, libri di testo, corsi di sport, gli appuntamenti dei figli con un messaggio, senza passare tutte le volte dall’avvocato e usare una Pec certificata», conclude il founder.
Parenting permetterà di scaricare tutte le tracce digitali di entrambe le parti, con valore in termini giudiziali in caso di contenzioso. Sarà online a giugno 2019, ma intanto su Eppela è partita la raccolta fondi. Arena e il suo team puntano alla cifra di 5000 euro per completare lo sviluppo tecnico e promuovere il loro prodotto.