Gli orari delle conferenze stampa e, ancora, interrogativi per comprendere meglio il contenuto dei Dpcm. Google diventa “servizio pubblico”
La pandemia, è ormai noto e comprovato, ha stravolto le nostre vite e, allo stesso modo, pure le ricerche che quotidianamente facciamo su Google, spesso arrivando a interrogare il motore di ricerca come se fosse un oracolo. E così se prima gli italiani si ritrovavano nella piazza del web alla ricerca di consigli su ricette, ristoranti o curiosità su questo o quel film, questo o quel divo, ora le loro ricerche su Google si sono fatte molto più concrete.
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Le ricerche Google in questo inizio di 2021
Pragmatismo, attenzione al portafogli, a non perdere i bonus del governo e, soprattutto, un costante inseguimento dei vari Dpcm per essere sempre al passo con le nuove restrizioni. Sono queste le caratteristiche delle ricerche su Google nei primi giorni del 2021, almeno studio realizzato da Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, sulle domande rivolte ai principali motori di ricerca.
L’attenzione per il Cashback di Stato
“Nei primi mesi della pandemia, con la popolazione chiusa in casa – spiegano gli analisti -, lo shopping nel settore dell’abbigliamento e delle calzature aveva subito una battuta d’arresto. Da qualche mese, però, l’interesse dei consumatori sembra essersi risvegliato. In particolare, a dare una buona spinta alle vendite ci ha pensato il cashback di stato, cercato in rete quasi 470 mila vote solo nel mese di dicembre e nei prossimi mesi si stima che supererà le 500 mila digitazioni al mese”.
Quando parla Conte? Ci si più spostare tra le Regioni?
L’attenzione, rivelano le ricerche su Google, resta altissima per tutto ciò che riguarda la diffusione del Covid-19 e, in particolare, le regole dei Dpcm: “Se nei mesi scorsi ciò che suscitava maggior interesse erano i dati dei contagi e i sintomi che indicavano un potenziale contagio – si legge nello studio -, ora in cima alle digitazioni c’è la ricerca dell’orario delle varie conferenze stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte (cercato in media quasi 89 mila volte al mese da gennaio 2020 ad oggi), e che da qui a marzo continuerà a figurare tra i top trend”.
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Le ricerche su Google per comprendere i Dpcm
Il report pone poi l’accento su un aspetto curioso: i motori di ricerca vengono interrogati sempre più frequentemente sulle limitazioni imposte dal Governo, segno che la comunicazione dell’esecutivo non è forse così chiara e che gli italiani non sanno che esiste un sito ufficiale con tutte le FAQ già predisposte. “Secondo le stime, per ogni nuova conferenza del premier ci saranno oltre 620 mila nuove ricerche mensili. Altro aspetto che interessa moltissimo gli utenti è la questione degli spostamenti tra le Regioni (con una media di 20 mila digitazioni mensili) e tra i comuni (73 mila al mese circa). Da qui a marzo, il primo item resterà pressoché nella media, mentre aumenteranno le ricerche per comprendere se si possa uscire dal comune, le motivazioni e la distanza percorribile (si prevedono circa 900 mila ricerche al mese)”.