La piccola startup con all’attivo videogiochi come Lumino City, Kami e Inks, presenta un walking simulator romantico e dalla solida sinossi
Nell’anno più caldo che si ricordi, giocare in spiaggia, sulla propria Nintendo Switch portatile, a South of the Circle (in arrivo su tutte le console, PlayStation 5 e Xbox Series X|S incluse) è davvero un toccasana, anche se l’afa e l’umidità potrebbero distorcere le nostre percezioni e non permettere di comprendere fino in fondo il dramma vissuto da Peter, giovane accademico disperso tra ghiacciai e nevi perenni…
South of the Circle, una camminata tra i ricordi
Sviluppato dalla piccola ma talentuosa software house indipendente State of Play, che si compone di appena 3 persone (oltre ai due founder, Luke Whittaker e Katherine Bidwell anche lo sviluppatore George Batchelor) South of the Circle è un walking simulator ben strutturato, che butta nel calderone molti temi, alcuni dei quali incredibilmente d’attualità .
Il gioco è infatti ambientato in piena Guerra Fredda, in un mondo diviso in blocchi contrapposti: nessuno poteva immaginare che questo titolo che debuttò su Apple Arcade nel 2020, ambientato negli anni ’60, diventasse improvvisamente ancora più appetibile, ma così è stato dopo l’invasione del suolo ucraino da parte della Russia, tragedia, questa, che indubbiamente dà un ulteriore boost alla trama, già di per sé godibile e ben scritta.
Di fatto, South of the Circle racconta una storia d’amore, ma lo fa affastellando diversi piani narrativi, permettendo al giocatore di comprendere, attraverso flashback continui, il contesto entro il quale si muove Peter.
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A livello ludico, purtroppo, c’è ben poco da mordere: come tutti i walking simulator, il rischio è quello di sentirsi spettatori passivi rispetto a quanto accade su schermo, anche se il gioco ben evidenzia quali sono i bivi cruciali che l’algoritmo utilizza, in base alle scelte che compirete, per strutturare il prosieguo e il finale.
Chi cerca l’azione, probabilmente finirà con l’annoiarsi. Tuttavia, considerato che in estate chiunque porta qualche libro al mare, South of the Circle può essere una valida alternativa alla lettura del solito giallo da ombrellone.