Il titolo Bandai Namco chiude la IP con combattimenti semplificati e problemi che si ripetono
Con SWORD ART ONLINE Last Recollection si raggiunge la conclusione dell’omonima saga targata Bandai Namco e sviluppata dalla software house giapponese Aquria per PC, PlayStation e Xbox. La premessa doverosa da fare prima di analizzare la struttura di questo gioco di ruolo è che sarebbe consigliabile l’acquisto non prima di aver concluso i precedenti capitoli. Ne va ovviamente della comprensione di una storia che poggia sui tantissimi dialoghi e sull’incontro con numerosi personaggi. Il primo titolo della saga risale al 2013, con l’episodio Infinity Moment.
Videogiochi come Last Recollection sono ovviamente mirati a una nicchia di appassionati dei JRPG con combattimenti in tempo reale. L’ambientazione è fantasy con la classica lotta tra bene e male. In questo caso gli umani contro gli oscuri. Dorothy Isaiah Elisheva è il nome della nuova protagonista, una cavaliera arruolata nelle legioni dell’Underworld.
Purtroppo un difetto tradizionale e marchiano del gameplay della saga si riconferma in Last Recollection: ci riferiamo alla velocità eccessiva negli spostamenti della protagonista che francamente disorienta. Questa non è soltanto un problema per l’esplorazione, ma soprattutto per la raccolta di oggetti, resa incomprensibilmente complessa. Comprendiamo che il mondo di gioco richieda movimenti frequenti, ma forse la scelta di velocizzare il tutto è dovuta al fatto che la densità di attività è davvero bassa.
Per quanto riguarda i combattimenti siamo su un terreno senz’altro sufficiente. In SWORD ART ONLINE Last Recollection tutto è frenetico e gradevole, addirittura più semplice rispetto ai predecessori. Pesa però il problema sulla comparazione (assente) tra armi e oggetti che si vogliono usare o acquistare. Piccoli accorgimenti – correggibili tramite patch – potrebbero senz’altro aggiustare un titolo che soffre molto sul fronte della quality of life.