Da Roccat tre prodotti capaci di offrire ai videogiocatori un’ottima esperienza ludica, che consentono di immergersi nei propri universi virtuali preferiti
Nel nostro lungo viaggio (iniziato ben prima di Natale) alla scoperta degli accessori per console e PC per videogiocare come si deve, non poteva mancare la prova con mano dei prodotti Roccat, azienda tedesca, fresca di acquisizione da parte della statunitense Turtle Beach, che ha sempre puntato sulla qualità dei materiali. Si tratta di un set scelto per chi vuole investire qualche soldino nella propria gaming experience, dunque (a eccezione probabilmente delle cuffie, proposte a un prezzo a dir poco concorrenziale) non sono periferiche adatte a tutte le tasche, ma in compenso tutti i prodotti oggi analizzati riescono comunque a offrire un ottimo rapporto qualità prezzo. Ne abbiamo individuato tre: una tastiera meccanica, un mouse e il già menzionato paio di cuffie, idonei a trasformare la vostra postazione in una gamer station vera e propria.
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Roccat Vulcan TKL
Partiamo dalla tastiera. La Vulcan TKL di Roccat, benché già superata dal modello PRO, è sicuramente un accessorio validissimo, indispensabile per giocare come si deve. Solida, compatta, leggerissima (660 grammi) stupisce per il suo design “piatto”, pensato sia per non affaticare le mani con inclinazioni di sorta – e dunque essere più ergonomico possibile – sia per risultare davvero stabile, anche nella concitazione dei deathmatch. E chi gioca spesso online sa quanto possa essere fastidioso un supporto che traballa o che semplicemente vibra.
Naturalmente, come tutte le tastiere per gamer, la Vulcan TKL di Roccat è meccanica. Rispetto alle varianti a membrana, oggi – purtroppo – le più diffuse, presenta così una risposta agli input più celere, anche al tatto (soprattutto al buio è più facile trovare i tasti, comunque retroilluminati RGB) ma soprattutto è molto più robusta e longeva. Non di rado, infatti, dopo qualche tempo le controparti a membrana iniziano a diventare sorde alle nostre digitazioni, con una o più lettere che smettono di colpo di funzionare (insistono infatti su sensori comuni). Con le tastiere meccaniche è molto più difficile che si verifichi e comunque, se dovesse accadere, è sufficiente sostituire la singola lettera.
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In questo caso, il prodotto Roccat è strutturato sulla tecnologia Titan Switch Mechanical (punto di attivazione di 1,4 mm per una corsa totale di 3,6 mm) che consente una velocità d’esecuzione mista a solidità se possibile superiori al solito. Ciò che sorprende, però, sono le dimensioni del prodotto: pensato esclusivamente per giocare, non presenta il tastierino numerico, così da lasciare molto più spazio alla corsa del mouse, rivelandosi estremamente compatto (ma ovviamente la grandezza dei tasti e la distanza tra gli stessi è quella canonica). L’ottimo software d’accompagnamento, Swarm, si rivelerà poi il paradiso degli smanettoni che potranno divertirsi a pasticciare con le impostazioni native. Tutti gli altri potranno invece affidarsi ai profili predisposti in base ai giochi più diffusi.
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Roccat Burst Pro
Abbiamo parlato di mouse. Una tastiera meccanica, per quanto affidabile e veloce come quella appena presentata da sola può fare poco, se non accompagnata da un mouse all’altezza. L’offerta Roccat spazia, il Burst Pro è tra gli ultimi arrivati in ordine di tempo. Chi gioca su PC e, in particolar modo, compete nei deathmatch online, a un mouse chiede essenzialmente due cose: velocità e prontezza. L’accessorio in questione raggiunge entrambi gli obiettivi forte non solo dei 16mila dpi, ma anche della sua struttura a nido d’ape che, oltre a permettere di godere appieno dell’illuminazione sottostante, sottrae peso alla scocca (rispetto ad altri mouse simili, però, i fori sono comunque coperti da un sottilissimo ‘velo’ di plastica per facilitare le operazioni di pulizia) e soprattutto dei due cuscinetti saldati termicamente nella parte inferiore che consentono al Burst Pro di scivolare quasi su qualunque superficie.
Ottimo anche Swarm, il programma per personalizzarlo, in grado di andare nel dettaglio senza però spaventare l’avventore neofita che magari vorrebbe cambiare solamente il colore delle luci. Per coloro che non vogliono perdere troppo tempo con le varie voci, il software Roccat presenta già tantissimi modelli “prefabbricati” in base ai titoli più noti in commercio. E noi ovviamente potremo salvare i nostri profili, switchabili in qualsiasi momento. Se proprio volessimo trovargli un difetto, eccepiremmo il fatto che i due tasti laterali, presenti solo sul lato sinistro di un mouse che, fin dall’ergonomia, è nativo come simmetrico, lo rendono di fatto adatto esclusivamente ai destrimani, visto che un mancino dovrebbe pigiarli col mignolo, ma rischierebbe per lo più di toccarli per sbaglio, quindi quasi sicuramente preferirà disattivarli.
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Roccat Elo 7.1 USB
Ultimo accessorio indispensabile per ottenere la migliore esperienza da ogni partita, online e offline, sono le cuffie. Il prodotto che abbiamo avuto modo di recensire, le Elo 7.1 USB di Roccat, presenta driver al neodimio da 50mm (la media, per prodotti della medesima fascia di prezzo, in genere è di 40) che avvolgono perfettamente le orecchie in una sinfonia di suoni capaci di esaltare i bassi, caldi e profondi come non mai e di rendere cristalline le note alte.
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I padiglioni sono molto morbidi e comodi, adattandosi in poche partite al nostro orecchio e capaci di non dar fastidio anche a chi, al pari del sottoscritto, indossa gli occhiali. L’aspetto che ci ha sorpreso maggiormente, in questo caso, è il prezzo, dato che consente al prodotto Roccat di assestarsi in una fascia medio-bassa nonostante la qualità sia quella dei prodotti di categoria superiore.
Anche in questo caso, ogni impostazione delle cuffie può essere decisa e rifinita tramite l’apposito software, Swarm, che presenta una interfaccia utente adatta a ogni tipo di giocatore, con una miriade di opzioni “prestampate” per tutti coloro che non vogliono passare ore e ore lambiccando le tantissime voci, alla ricerca del suono perfetto. I controlli sono invece sui padiglioni: due rotelle su quello destra, per il volume del gioco e della chat e un pulsante per spegnere il microfono, che può essere staccato per alleggerire il peso (comunque risibile, a fronte della solidità del prodotto) ogniqualvolta si gioca in single player o ci si connette alla TV per una serata cinema (il cavo però è lungo due metri e mezzo, che sembrano tanti ma non sono in realtà tantissimi, soprattutto se ci si spaparanza sul divano del salotto per vedere un film).
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Ed è un peccato che il cavo “leghi” così tanto perché il Surround 7.1 simulato a nostro avviso rende al meglio soprattutto quando si guardano i film, giocando alla lunga rischia invece solo di rintontire e si tende a rivolgersi al classico stereo (ma è una nostra impressione), intervenendo via software. Buono anche il microfono, strutturato sulla tecnologia TruSpeak di Turtle Beach, l’azienda di San Diego che come si anticipava ha recentemente acquisito Roccat. Insomma, a questo prezzo è davvero difficile, se non impossibile, trovare di meglio sul mercato.