Tre protagonisti, oltre 40 personaggi giocabili in battaglia e novità devastanti per il combat system. Nihon Falcom torna a far felici i fan del genere
Per avvicinarsi a un JRPG come The Legend of Heroes: Trails into Reverie, rappresentante di una saga battezzata nel 1989, premiamo il tasto avviso con luci LED ben visibili: a meno che non vogliate affrontare un’esperienza monca e disorientante, è caldamente consigliabile aver giocato ad altri titoli della serie, come Trails of Cold Steel, o quantomeno conoscerne i principali avvenimenti. Gli appassionati conoscono quanto fitta e ramificata possa svelarsi la lore di certi prodotti, con decine e decine di personaggi, ciascuno con vissuti da tenere a mente per godersi l’avventura. Il filone narrativo prende il via poco tempo dopo la fine del quarto e ultimo capitolo di Trails of Cold Steel. Ma non dilunghiamoci oltre: scopriamo insieme come si presenta The Legend of Heroes: Trails into Reverie, uscito in Giappone tre anni fa e finalmente disponibile su Steam, PlayStation (next gen compresa) e Nintendo Switch.
Lo sviluppatore Nihon Falcom ha previsto un’intrigante novità. A disposizione del gamer c’è la possibilità di impersonare tre protagonisti: C, Rean Schwarzer e Lloyd Banning. Ma seguirli non impone una logica lineare, perché grazie al sistema Crossroads possiamo saltellare da un avatar all’altro, variando a piacimento la nostra esperienza con qualche limite per non perdersi al largo. Già comunque questa ampia libertà d’azione regala una marcia in più al gameplay.
Disponibile in inglese, The Legend of Heroes: Trails into Reverie appartiene al genere dei JRPG a turni con a disposizione un roster di una cinquantina di personaggi, il cui effetto sul campo di battaglia gode anche di un’interessante novità dalle conseguenze devastanti sui nemici. Ci riferiamo al Valiant Rage, una specifica del combat system che, nel momento in cui si dispone di almeno cinque membri nel proprio team, consente di scatenare un attacco ai danni dell’intera squadra avversaria.
Davvero niente male anche la novità del True Reverie Corridor, modalità che si attiva nel corso dell’avventura e che spalanca le porte a dungeon da affrontare con ciascuno dei tre personaggi giocabili, dando accesso a nuovi contenuti narrativi che si slegano dall’avventura principale. Oltre ai combattimenti il videogioco offre anche una immancabile anima di esplorazione, muovendo l’avatar in terza persona in ambienti perfettamente in linea con l’atmosfera della saga trentennale.
Tante specifiche, molte risorse da raccogliere un albero delle abilità da far crescere mano a mano che si progredisce, The Legend of Heroes: Trails into Reverie è un esemplare tosto, che porta via non poche ore al gamer, ma che lo tiene incollato a un gameplay solido, divertente. A dimostrazione che, per quanto non di massa, gli RPG con combattimenti a turni sono più in salute che mai.