Non è facile la vita del magnifico rettore, ma questo videogame ci insegna che può essere parecchio divertente…
Probabilmente il riferimento ad Animal House resterà oscuro ai più. Vi perdoniamo, è un film vecchiotto e che non ha mai ottenuto il successo che avrebbe meritato, ma è immortale dato che contiene in nuce quell’umorismo brillante che renderanno immortali pellicole come The Blues Brothers e Ghostbusters. Se volete spolverare un po’ dello spirito goliardico degli anni universitari, questa commedia con John Belushi e Dan Aykroyd fa al caso vostro. Un’alternativa, però, potrebbe essere rappresentata dallo scaricare Two Point Campus sulla vostra console…
Two Point Campus, non è facile fare l’università (cioè costruirla)
Sviluppato da Two Point Studios e prodotto da Sega, il gioco è, al pari del precedente Two Point Hospital (a proposito, avete letto la nostra recensione di Two Point Hospital: Jumbo Edition?) l’erede spirituale del vecchio Theme Hospital, anche perché sotto l’etichetta Two Point Studios si nascondono in realtà i ragazzi di Bullfrog, la software house che nel 1997 sviluppò proprio Theme Hospital, ottenendo subito grande successo di pubblico e critica.
Siamo insomma dalle parti dei gestionali colorati, fumettosi e stralunati che fanno delle trovate demenziali il proprio metro di giudizio e delle situazioni surreali la propria ragion d’essere. Questa volta, anziché un ospedale, dovremo gestire nientedimeno che un campus universitario. Anzi, in tutto arriveremo a dirigere 12 atenei, animandone l’offerta formativa con 15 corsi. Si potrebbe pensare che Two Point Campus si limiti a chiederci di edificare aule, prevedere palestre, allargare i dormitori e le foresterie… ed è così, ma pure molto di più dato che ogni aspetto del gioco è declinato nel modo demenziale caratteristico dei titoli di Two Point Studios.
Ci saranno quindi università per apprendisti stregoni (che solo casualmente rimandano a Hogwarts…), altre per futuri cavalieri (sì, in cappa e spada), passando per i corsi per aspiranti chef e via discorrendo. In genere non cambierà solo l’ambientazione, diversificando il layout grafico e le skin dei buffi figuri che si aggireranno per i campus, perché anche la portata dei corsi cambierà radicalmente, così come le strutture formative (l’università cavalleresca, per esempio, avrà bisogno di spazi in cui allestire le giostre medievaleggianti).
L’intero gameplay di Two Point Campus si divide essenzialmente in due frangenti: la lunga pausa estiva e il rientro tra i banchi di scuola. Durante la prima fase starà a voi approfittare del periodo di quiete e dell’assenza degli studenti per gestire il budget così edificare o ampliare materialmente l’ateneo, prevedendo le aule e i servizi annessi, stabilendo i corsi, il calendario didattico, il numero massimo di studenti e assumendo gli insegnanti necessari… dopodiché avrà inizio l’anno accademico e qui dovrete tamponare le emergenze investendo quanto resta delle risorse dell’istituto per dare risposta alle istanze studentesche, che potrebbero per esempio chiedere aule per le ripetizioni e spazi per studiare, come le biblioteche, o per rilassarsi, per esempio club e confraternite, senza dimenticare le feste sulla spiaggia e i party in discoteca.
Insomma, Two Point Campus è senz’altro un gestionale completo e stratificato, ma ha nella follia delle situazioni previste il proprio quid pluris. Talvolta anche zoomare su un particolare di un docente tutto matto, sbirciandone le lezioni, basterà a strapparci una risata e questo perché, nonostante il mondo di gioco sia strutturato come un formicaio brulicante di vita da osservare da lontano, restando al di là del vetro del terrario, gli sviluppatori vi hanno profuso una cura per i dettagli semplicemente sbalorditiva.