Una strategia commerciale che punta sull’innovazione con un contenitore con all’interno aziende in contatto tra loro e con i club della Lega Pro. Innovare significa anche condividere. Ce ne parla in questa intervista, Marcel Vulpis (vicepresidente della Lega Pro)
Marcel Vulpis, vicepresidente della Lega Pro, ha raccontato a StartupItalia, la strategia per l’innovazione che sta portando avanti con successo e che prevede NFT, E-Sports e un progetto per far diventare la Serie C un laboratorio di startup innovative nello sport. Ecco le sue parole. “Avere un title sponsor per il nostro campionato (sarebbe la prima volta nella storia della Serie C) sarebbe un ottimo punto di partenza e aprirebbe la strada a tutto il resto. Puntiamo ad avere un prodotto di particolare appeal grazie anche alla presenze di grandi piazze calcistiche in tutti e tre i gironi del campionato. Ma sarebbe riduttivo fermarsi solo a questo target. Nella realtà, la strategia commerciale e innovativa che stiamo portando avanti prevede diversi progetti”.
E cosa comprende nel dettaglio? “Per la prima volta, lanceremo un progetto che coinvolgerà le aziende che hanno interesse a fornire soluzioni tecnologiche nel mondo del calcio (match-analysis, abbigliamento hi-tech per allenamenti, artificial intelligence). Vogliamo essere una Lega giovane, al passo con i tempi e che fa innovazione. Ok i progetti a 12 mesi, ma dobbiamo guardare oltre con una progettualità da qui a 4-5 anni. Lo scopo è creare un contenitore che produca interazioni tra le aziende e tra le aziende e i club in modo che ci sia una condivisione di idee e strategie a beneficio dell’intero sistema calcio. Vogliamo essere un laboratorio per attrarre startup che innovano nel mondo dello sport.”
A livello televisivo quali sono le novità in programma? “Il prodotto Serie C ha avuto una crescita importante in tv quest’anno, sia per numero di player che hanno investito sul nostro campionato (dal distributore esclusivo del campionato Eleven Sports, passando per SKY, Rai e Amazon Prime Video), sia per qualità e ricchezza dei contenuti (dal “Match of the Week”, costruito per ogni turno, passando per “Diretta Pro”, più per una serie di altri format ad hoc sempre su Eleven Sports). E non ci fermiamo qui. Nel 2022/23 stiamo abbiamo in cantiere una novità: una format video-room con interviste quotidiane con i protagonisti delle nostre 60 squadre. Ne ho parlato con Eleven Sports e l’idea li ha entusiasmati. La loro rete di commentatori presenti sul territorio è un plus, da utilizzare sempre di più.”
In cosa serve differenziarsi per attrarre sempre più fan? “Attrarre nuovi fan è difficile perchè lo spettro si è allargato oltre la tv: ci sono i social, gli e-sports, e gli nft ad esempio, campi su cui bisogna esserci. La battaglia dei prossimi anni sarà sui contenuti premium. Ormai tutte le piattaforme stanno investendo in tecnologia e infrastrutture. Per differenziarsi servirà lavorare sui contenuti editoriali. Chi saprà ingaggiare il fan con storie e prodotti ad hoc vincerà la guerra per un audience più allargata”.
Gli NFT sono una possibilità per il fan-engagement? “Li stiamo studiando, sicuramente sono un mondo interessante e da non sottovalutare, ma non vogliamo introdurre qualcosa che non abbia senso. L’idea su cui lavoriamo è quella di una collezione NFT per la fase finale (i playoff) della Lega Pro. Stiamo lavorando con un’azienda per lanciare una collezione interessante per i nostri tifosi. Sarà un progetto pilota che se andrà bene, sicuramente porterà ad altri progetti NFT.”
Quali partnership avete in corso e a chi ti ispiri per l’innovazione della Lega Pro? “Siamo molto contenti della partnership con Golee, volta a digitalizzare completamente tutte le procedure interne di un club: è il fiore all’occhiello della Lega. Futuro significa crescita per tutti i settori: dobbiamo essere in grado di far crescere tutte le aree dei club. Sul tema dell’intelligenza artificiale stiamo ragionando con due aziende e che stanno testando soluzioni tecnologiche sul match-analysis. Non escludo la nostra presenza a Tel Aviv, nella fiera dello sport-tech più importante al mondo. La Lega Pro deve stare dove stanno tutti i player dell’innovazione. Dobbiamo avere partner tradizionali e progetti specifici. Andremo verso l’innovazione digitale in tutti i settori. Abbiamo fatto una ricerca di mercato e analizzato come si stanno muovendo i principali campionati Europei andando oltre i big 5. Abbiamo visto che le due leghe più attente sono la Liga Tech (Spagna) e la Juliper League (Belgio) e da qui ci ispiriamo per i nostri progetti.”
Dopo #MatchoftheWeek la @LegaProOfficial sta valorizzando un nuovo format: #DirettaPro in collaborazione con il nostro distributore esclusivo @ElevenSportsIT @Primaonline @italiaoggi – 2 sessioni pomeridiane x fascia oraria – 8 campi collegati in simultanea @emgitaly @guadafabio pic.twitter.com/51YdlvYMHi
— Marcel Vulpis (@MarcelVulpisRM) February 18, 2022
Sugli E-Sports che cosa avete intenzione di fare? “La Lega Pro già nel 2019 aveva lanciato un torneo sugli E-Sports. Questo progetto era rimasto un attimo in stand-by e il presidente Ghirelli mi ha chiesto di riprenderlo in mano: puntiamo a far avanzare il campionato di calcio tradizionale parallelamente con quello virtuale. L’anno scorso è stato fatto un torneo con 10 squadre ma l’obiettivo è uscire dalla logica del torneo per entrare in quello del campionato vero e proprio. Abbiamo individuato WeArena, uno dei player principali del settore e una delle pochissime strutture che possiede un’arena fisica. Questo progetto ci permette di rimetterci in pari e di recuperare velocemente il tempo perso, giocando sulla pianificazione. Il piano su cui sto lavorando è di allestire 60 team di sportivi con 60 squadre tradizionali”.
Per concludere quali pensi sia la strada per lo sviluppo futuro? “La Lega deve funzionare da cabina regia, deve guidare il processo di trasformazione. In noi, i club devono trovare una struttura che li aiuti a crescere dal lato sportivo, all’innovazione digitale fino alla formazione dei dirigenti. Se vogliamo evitare il depauperamento, dobbiamo avere un approccio manageriale. Da qui il mio impegno per formare le aziende calcio per mantenerle competitive in un mercato che ci sta chiedendo un approccio diverso da quello passato.”