Il primo marzo la piattaforma ha ricevuto 200mila euro di finanziamenti grazie a un bando della Fondazione Vodafone. E’ stata pensata per stimolare l’alternanza scuola-lavoro e mandare gli studenti in azienda più facilmente
L’idea di StudentsOnStage è arrivata molto prima che gli stage nelle scuole superiori diventassero obbligatori. Gli studenti dell‘Istituto “Leone XIII” di Milano, infatti, erano sono lanciati in una startup per l’alternanza scuola-lavoro proprio mentre la legge 107 del 2015 veniva approvata. «Abbiamo partecipato a un progetto della Fondazione Vodafone per fondare una startup a risvolto sociale e, come studenti, non abbiamo potuto fare a meno che guardare al mondo della scuola», dice Filippo De Nicola, 19 anni, il più giovane dei ragazzi che partecipa all’iniziativa e l’unico che frequenta ancora il liceo. Gli altri sono al primo anno di università, alcuni anche all’estero.
SOS, emergenza stage
L’acronimo della startup, SOS, fotograva un’emergenza: «Ci siamo trovati a dover risolvere un problema: con la legge gli stage erano diventati obbligatori per le scuole, ma non per le aziende, e bisognava creare un canale di comunicazione tra le due realtà», dice Filippo.
Nel giugno 2015 sono arrivati i primi 30mila euro e l’accesso al programma di accelerazione di PoliHub.
Da lì i creatori di StudentsOnStage, Andrea Cecchi, Guglielmo Croff, Marcello D’Aprile, Filippo De Nicola, Lucrezia Luti, Gerolamo Setti ed Edoardo Zancanaro con la collaborazione di Stefano Ramella, Francesco Rosnati e Caroline Ghisolfi sono partiti per programmare il sito e promuoverlo con volantini e cartelloni nelle scuole. Il primo marzo la startup è stata una delle tre premiate alla fase finale di Think for social e ha ricevuto un finanziamento di 200 mila euro.
Studenti, scuole e aziende comunicano
La piattaforma è divisa in tre parti. Nella prima lo studente carica il suo profilo con i suoi interesse. In seguito aggiunge le pagelle dell’anno precedente e quelle dell’anno in corso. L’unica limitazione è che lo studente non può iscriversi se prima non si è iscritta la sua scuola. Può però rivolgersi al referente per gli stage che ogni istituto deve avere e invitare la scuola a entrare nella rete. La seconda sezione è dedicata alle scuole che hanno il compito di certificare i requisiti degli studenti e suggerire gli stage più adatti anche in base al carico di lavoro richiesto e alla situazione scolastica dello studente. Infine, l’azienda che possono offrire stage elecando le mansioni richieste, le qualità necessarie per svolgerle e quelle che è possibile acquisire. Finora si sono rivolti alla piattaforma 250 studenti, 20 scuole e 150 aziende un po’ in tutta Italia.
Una startup tutta di studenti
I ragazzi di StudentsOnStage hanno fatto tutto da soli. Prezioso è stato il sostegno della professoressa Francesca Argenti che ha contribuito a contattare scuole e aziende e ha guidato i ragazzi nel loro progetto: «Come responsabile per la tecnologia e per l’offera formativa del nostro istituto ci ha dato le linee guida necessarie e ha fatto un po’ da collante del gruppo. E rappresenterà la scuola entro un mese, quando ci costituiremo come s.r.l», conclude Filippo.