Una real estate company di cui ancora di sa poco. Nel 2022 ha raccolto 350 milioni di dollari dal fondo USA Andreessen Horowitz
Di Flow, al momento, conosciamo davvero poco. Del suo founder, Adam Neumann, invece sappiamo molto, a cominciare dalla parabola che ha avuto con WeWork, l’ex stella nascente del firmamento startup della Silicon Valley. Flow è il nome della sua nuova avventura imprenditoriale, una real estate company che stando a recenti colloqui avuti con il fondo di investimento Andreessen Horowitz – che vi ha investito nel 2022 350 milioni di dollari – sarebbe pronta a sbarcare in Arabia Saudita per lanciare il modello di business. Durante un incontro pubblico tenutosi a Miami, organizzato da una non profit vicina a fondi sauditi, Marc Andreessen, Ben Horowitz e Adam Neumann sono saliti sul palco insieme.
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Ben Horowitz, come ha spiegato TechCrunch, ha definito l’Arabia Saudita una startup nation. In effetti anche noi di StartupItalia ci siamo occupati a più riprese dell’impegno di Riad in vari settori. Come quello del gaming, tema sul quale c’è una collaborazione in atto con altri soggetti cinesi. Flow, secondo Bloomberg, sarebbe pronta a lanciare le proprie attività nel paese mediorientale.
La startup punterebbe a riprendere la filosofia di fondo di WeWork, trasferendola nel segmento dell’housing per puntare sul valore della community. Pur rimanendo attiva sul mercato, WeWork ha da poco chiuso un accordo col suo storico investitore SoftBank per ristrutturare il debito e consentire dunque all’azienda di proseguire con le proprie attività .
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Il dibattito intorno all’Arabia Saudita non può non tenere conto delle questioni legate ai diritti umani e alla loro continua violazione. Il peso politico ed economico giocato da Riad resta, ma l’opinione pubblica internazionale continua a criticare il silenzio di fronte a ingiustizie note e meno note. «I lavoratori domestici migranti – denuncia Amnesty International in uno dei suoi rapporti – continuavano a essere esclusi dalle tutele previste dallo statuto dei lavoratori del paese».