Il mezzo che si trasforma da veicolo a velivolo in meno di tre minuti ha ottenuto la certificazione di aeronavigabilità dall’autorità dei trasporti slovacca. Con le migliorie del prossimo modello si punta all’arrivo sul mercato
“La certificazione di AirCar apre la porta alla produzione di massa di auto volanti molto efficienti”. Poche parole che confermano come una delle ambizioni più alte dell’essere umano sia vicina a diventare realtà. A esprimerle è stato Stefan Klein, inventore e leader di Klein Vision, che ha messo a punto AirCar, veicolo in grado di trasformarsi in velivolo. Uno dei tanti che punta a portare in cielo mezzi ibridi in grado anche di viaggiare su strada, l’unico in grado di completare un collegamento tra gli aeroporti internazionali di Nitra (dove ha sede l’azienda) e Bratislava, con un volo di 35 minuti. Al già rilevante obiettivo raggiunto la scorsa estate, ora si aggiunge il traguardo più importante, perché con la certificazione di aeronavigabilità ricevuta dall’autorità dei trasporti slovacca AirCar è in pole-position per avviare l’agognata rivoluzione dei trasporti.
Com’è fatta AirCar
Dal video sopra si può intuire il potenziale del prototipo, un’auto sportiva convertibile in grado di cambiare volto in meno di tre minuti, passando dal toccare i 160 km/h ai 2.500 metri di altezza quando prende il volo. Modello biposto che potrà guidare chi possiede una licenza da pilota aereo, dotato di motore BMW da 1.6L e alimentato a benzina, l’idea è di riservare AirCar agli spostamenti a corto raggio, sfruttando la doppia dimensione di un mezzo che presenta ali retrattili e coda pieghevole. Tuttavia, sulla tabella di marcia di Klein Vision, ci sarebbe anche un tentativo di andare da Parigi a Londra, su cui però non sono stati forniti finora ulteriori dettagli. A livello tecnico, la certificazione è stata concessa dopo aver completato con successo 70 ore di volo, effettuati rispettando gli standard indicati dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA). I test, riporta la società, hanno evidenziato la stabilità statica e dinamica in modalità aerea (testata anche eseguendo rapide virate a 45 gradi), con parte degli oltre 200 decolli e atterraggi realizzati senza il tocco dei comandi di volo da parte del pilota. “AirCar definisce una nuova categoria di auto sportiva e un aereo affidabile. La sua certificazione è stata un compito impegnativo e affascinante allo stesso tempo“, ha dichiarato René Molnár, direttore della Divisione dell’Aviazione Civile, l’autorità dei trasporti slovacca.
Le differenze del prossimo mezzo
“Cinquant’anni fa, l’auto era l’epitome della libertà. AirCar espande queste frontiere, portandoci nella prossima dimensione, laddove la strada incontra il cielo”, ha dichiarato Anton Zajac, co-fondatore di Klein Vision. Più diretto ancora è l’uomo chiave del progetto, Stefan Klein: “La certificazione è la conferma definitiva della nostra capacità di cambiare per sempre i viaggi di media distanza”. Al netto dell’importante riconoscimento, va detto che non c’è ancora una possibile data circa la commercializzazione di AirCar, anche perché sul mercato arriverà una versione diversa dall’attuale prototipo. Klein Vision ha completato i test di un nuovo motore aeronautico realizzato da Adept Airmotive per la successiva generazione del mezzo, che presenterà una monoscocca con elica a passo variabile e sarà in grado di muoversi con un’autonomia di circa 1.000 chilometri. Previsto l’incremento di posti a bordo per trasportare 4 persone e la versione bimotore, mentre sarà confermato il sistema che permette di passare da auto a velivolo in breve tempo, spingendo semplicemente un pulsante.
Le altre auto volanti in rampa di lancio
Un altro mezzo che conta sulla certificazione dell’EASA per muoversi sulle strade europee è Pal-V Liberty, caratterizzato dalle tre ruote e un design più accentuato ancora rispetto ad AirCar. Frutto di un lavoro iniziato nel 2001 dal co-fondatore e attuale Ceo Robert Dingemanse (anche con la collaborazione di progettisti italiani), può ospitare un passeggero oltre al pilota e, quando su strada, ripiega sul posteriore l’elica e i piani stabilizzatori per il volo. In aria può raggiungere i 180 km/h, con 400 km di autonomia, mentre a terra il limite è 160 km/h per circa 1300 km. Il mezzo si può prenotare sul sito della compagnia olandese, con una guida pratica che precede l’effettivo utilizzo, anche se l’utilizzo è per ora limitato alla strada e il costo va dai 299.000 euro per la Sport Edition ai 499.000 euro per la Pioneer Edition.
Tenendo a mente che è probabile novità in materia arriveranno prossimamente dalla Cina, dove la corsa al primato globale in ogni ambito della tecnologia spingerà la Civil Aviation Administration of China a velocizzare i processi per approvare l’aeronavigabilità alle auto volanti a guida autonoma su cui stanno lavorando varie aziende locali, un altro progetto da considerare è il Transition firmato Terrafugia, società sotto l’egida della cinese Geely, cui la Federal Aviation Administration statunitense ha concesso l’anno scorso l’ok agli spostamenti su strada. L’obiettivo era di arrivare alla commercializzazione entro la fine del 2022, tuttavia le ultime notizie sull’azienda parlano di un centinaio di dipendenti licenziati e nessun dettaglio circa il futuro, a questo punto eventuale, sbarco sul mercato.