Intervista al CEO della società che ha intercettato altri 320 milioni di euro di investimenti. Ora è a caccia di 300 talenti e punta a lanciare nuovi servizi, anche per gli under 18
Più di 200.000 esercenti la usano, in 4 Paesi d’Europa. I clienti sono più di 3 milioni. Con investimenti in equity per 320 milioni di euro e la valutazione che supera un miliardo di euro, Satispay da oggi è un unicorno. L’annuncio arriva dall’headquarter milanese. “Siamo estremamente soddisfatti del traguardo raggiunto – commenta il CEO e co-fondatore di Satispay Alberto Dalmasso – Adesso puntiamo ad attrarre 300 nuovi talenti nei prossimi 18 mesi con l’obiettivo di diventare la più grande fintech europea. Vogliamo acquisire nuove aziende, nuove startup, differenti da quello che facciamo in Satispay ma che possano darci nuovi servizi e aiutarci ad acquisire nuovi clienti. D’altro lato, per loro, noi possiamo rappresentare uno strumento per crescere sia da un punto di vista di capitale che di networking”.
“Puntiamo ad attrarre 300 nuovi talenti nei prossimi 18 mesi con l’obiettivo di diventare la più grande fintech europea”
La ricerca partirà proprio dall’Italia, dove l’unicorno ha iniziato a muovere i suoi primi passi verso una crescita esponenziale, in particolar modo negli ultimi due anni. “In Italia vivono 60 milioni di persone, 3 milioni di queste sono nostri clienti. Un grande risultato che non è ancora niente rispetto a quello che Satispay può diventare già nel breve termine, nei prossimi due anni. Oggi il mercato dei pagamenti è il più grande al mondo e il momento è estremamente positivo. La nostra generazione in Italia ha gli strumenti per cambiare le regole del gioco e ci mette la faccia all’interno di un contesto, quello nazionale, che non sembra strutturato per le nuove generazioni”.
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Tutto sul round da 320 milioni
Il nuovo round di serie D in cui la scaleup ha attirato nuovi investimenti per 320 milioni di euro, superando la soglia di valutazione di 1 miliardo, ha visto l’ingresso di Addition come lead investor, mentre Greyhound Capital, tra gli altri azionisti dal 2018, segue e incrementa la propria quota nella società. Tra gli altri azionisti che partecipano ci sono anche Coatue, Lightrock, Block Inc., Tencent e Mediolanum Gestione Fondi SGR, tutti entrati nel 2021. Un’operazione che arriva a seguito dell’attenzione manifestata dal mercato, subito dopo il precedente round di Serie C, nei confronti del network creato da Satispay, modello ambito ma di difficile realizzazione, che l’azienda è riuscita a mettere a punto e a far crescere molto rapidamente, con una community che ha già superato 3 milioni di persone e 200.000 negozi attivi, e in continuo aumento. “La nostra accelerazione e crescita è stata rapidissima, soprattutto in seguito al lockdown. Ora puntiamo a creare efficienza facendo leva sui mercati e su un network sempre più grande. La struttura del mercato e il volume di capitali che attorno a questo si muovono fanno sperare in una crescita in costante evoluzione”.
“Puntiamo a creare efficienza facendo leva sui mercati e su un network sempre più grande”
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Nel futuro la Generazione Z
“Siamo già presenti in Germania, Lussemburgo e Francia – commenta il CEO Dalmasso – Ora il nostro sguardo si volge anche ai mercati di Belgio, Olanda, Austria, Grecia e Portogallo e stiamo pensando alla realizzazione di un grande evento fintech, utile per il brainstorming e la creazione di un network sempre più ampio. Stiamo lavorando per nuovi servizi dedicati anche agli under 18, tenendo presente che oggi il nostro target principale riguarda la fascia 25-35 anni. Inoltre vogliamo spingerci oltre il prepagato, verso strumenti di pagamento sempre più completi. La quotazione in Borsa è senza dubbio uno dei nostri obiettivi, ma non è questo il momento giusto per affrontare questo passaggio. Guardando ai mercati, siamo molto ottimisti e fiduciosi, considerando che il mercato dei capitali privati è solido e robusto. In settanta mesi abbiamo raggiunto un milione di clienti; nei 20 mesi successivi sono diventati due milioni e solo negli ultimi dieci 3 milioni. In soli dodici mesi Satispay è stata utilizzata per 100 milioni di pagamenti, testimoniando un interesse per il mondo tech molto alto”.
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La scommessa sul welfare
“Al nuovo Governo chiediamo di non inventarsi niente di nuovo ma di parlare di più di pagamenti elettronici. Satispay nutre molto interesse verso il settore del welfare e delle politiche volte a incrementare i servizi in questo campo, sia aziendale che sociale, ad esempio nella gestione dei buoni spesa per le famiglie in difficoltà”, commenta Dalmasso. “Oggi la direzione verso la quale stiamo andando è quella che vede lo stesso cliente decidere con chi condividere i propri dati”. E su un’eventuale attenzione al mondo crypto, Dalmasso risponde: “Le cryptovalute per adesso non sono una nostra priorità. Si tratta di un business troppo volatile e anticiclico”.