In questo primo anno di equity crowdfunding in Italia 4 startup hanno raccolto 1 milione e 300mila euro complessivi di finanziamenti. Una fase di rodaggio necessaria dopo l’introduzione di una norma lungimirante e potenzialmente dirompente. Per renderla efficace manca un aspetto. Anzi, mancava: perché il decreto legge Investment Compact approvato il 20 gennaio introduce una modifica decisiva attraverso l’istituzione della categoria delle Pmi Innovative.
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“Vogliamo sostenere l’innovazione tecnologica in tutto il tessuto imprenditoriale italiano, non limitandoci alle startup”, spiega a SmartMoney Mattia Corbetta della segreteria tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico. La possibilità di ottenere sostegno economico in Rete viene quindi estesa a questa nuova categoria di aziende che devono rispettare due su tre fra i seguenti criteri:
- 3% del valore maggiore tra costi e ricavi riferibile a ricerca e sviluppo,
- un terzo dei dipendenti laureato o un quinto dei dipendenti che siano dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori,
- proprietà o licenza di un brevetto, di una privativa industriale o di un software.
Le realtà in possesso dei requisiti devono fare un’autocertificazione da trasmettere alla Camera di Commercio, alla quale segue l’iscrizione al registro speciale e la conseguente possibilità di caricare i propri progetti sulle piattaforme di equity, che si rivolgono così a un bacino di riferimento decisamente più ampio. Il decreto dà la possibilità di cercare finanziamenti online anche ai fondi che investono in startup: “In questo modo gli investitori e i risparmiatori potranno puntare su interi portafogli di startup piuttosto che su singole realtà”, spiega Corbetta.
Tornando alle Pmi innovative, la novità per la categoria non si limita all’equity: come le startup innovative potranno godere delle agevolazioni e delle facilitazioni fiscali per gli investimenti. Escluse, invece, la flessibilità per i contratti e la disciplina per il fallimento.
Il decreto verrà convertito in legge tra 60 giorni e si candida a rendere una volta per tutte l’equity crowdfunding uno strumento efficace e, soprattutto, utile all’economia nostrana. Le Pmi vengono al contempo aiutate a trovare fondi e stimolate a investire in ricerca e sviluppo.