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«Le donne potrebbero fare meglio e di più. A volte, raccontarsi che è più difficile degli uomini, può diventare una scusa. L’essere donna non mi ha mai ostacolato nel mio percorso imprenditoriale», dichiara Antonella. Qui raccontiamo la sua storia.
«Individua una mancanza del tuo territorio e trasformala in un’opportunità», è questa la formula del successo per Antonella Oliviero, imprenditrice seriale. Antonella è founder di Consulsat, azienda che offre connettività in aree di digital divide in Campania, ha realizzato una sua tv satellitare (LabTv), e ha recentemente cofondato Octopus, startup che sperimenta l’uso del 5G e della realtà aumentata per il settore televisivo, già premiata nell’ambito del progetto europeo FLAME.
L’abbiamo raggiunta per farci raccontare come è riuscita a creare un hub di aziende, partendo dalla provincia di Avellino.
Mancanza di un’opportunità
Terminati gli studi universitari, Antonella affronta un primo grosso ostacolo, la mancanza di una connessione Internet nel suo paesino, in provincia di Avellino: «Il digital divide è un cancro di questo Paese. Ferma le aziende, e soprattutto, costringe molti a mettere i loro sogni nel cassetto. Io mi sono opposta a questo stato di cose. E ho aperto il mio primo business, un WISP, Wireless Internet Service Provider».
Consulsat è la sua prima azienda che nasce a seguito del Decreto Landolfi che nel 2005 liberalizza il WIFI, creando tantissime opportunità di business nel settore delle tlc, che lei sa cogliere. In pochi anni Consulsat riesce a offrire servizi Internet a centinaia di comuni della zona (oggi sono circa 370 i comuni che in Campania sono connessi grazie alla sua azienda).
Poi è arrivata la tv: «Mi annoiava l’idea di fare sempre le stesse cose. Allora quando mi è stata offerta la possibilità di creare una tv, l’ho accettata. All’epoca non sapevo nulla su come si creasse un canale televisivo, allora mi sono messa alla ricerca di giovani talenti che potessero aiutarmi. Oggi la nostra tv ha un pubblico vasto in tutto il Centro Sud e mi ha dato l’opportunità di conoscere grandi professionisti, come Maurizio Costanzo».
Due business che danno la possibilità ad Antonella di dare lavoro a 25 persone: «Siamo cresciuti insieme come professionisti e come persone. Alcuni di loro li ho assunti che erano ragazzi, oggi sono sposati con famiglie. La sinergia con loro è tutto per me. Ogni giorno un imprenditore deve lavorare per trovare il modo giusto per dialogare con i suoi collaboratori. Non è sempre facile e spesso non si trovano le parole più adatte, ma lo sforzo deve essere costante. Questa è una delle lezioni che ho imparato».
Startup, da una collaborazione con la Sicilia
Tra i suoi tanti impegni, Antonella è anche parte del consiglio direttivo di Assoprovider, associazione di provider indipendenti, che riunisce i piccoli e medi imprenditori delle tlc: «In Assoprovider ho conosciuto Paolo di Francesco, imprenditore siciliano, grande conoscitore ed esperto di 5G. Parlando, abbiamo deciso di far convergere le nostre attività, lanciando la startup Octopus».
Octopus è un programma che consentirà, attraverso l’utilizzo della rete 5G di recepire informazioni in tempo reale sui personaggi intervistati in Tv che verranno proiettate grazie alla Realtà Aumentata.
«Così si riducono i margini di errore nell’individuazione dei dati, si facilita il lavoro di post produzione, e si consente allo spettatore di fruire di un contenuto televisivo sempre più ricco. Per esempio, il sistema saprà riconoscere il volto della persona intervistata e farà partire in automatico dei sottopancia che offriranno più informazioni e dettagli su di lei».
Il progetto nasce grazie alla presenza, nel comune di Buseto Palizzolo, piccolo centro in provincia di Trapani, di un’infrastruttura a servizi 5G, realizzata da Level7, la società di Paolo di Francesco. Buseto Palizzolo è una delle quattro città europee, insieme a Londra, Barcellona e Bristol, ad avere questo tipo di infrastruttura sperimentale, che consente di sviluppare e testare iniziative ad alto livello tecnologico, nell’ambito del progetto europeo FLAME.
Consigli per “Unstoppable women”
Al termine dell’intervista, chiediamo ad Antonella di offrire qualche consiglio soprattutto rivolto alle donne che aspirano a seguire le sue orme:
«Le donne potrebbero fare meglio e di più. A volte, raccontarsi che è più difficile degli uomini, può diventare una scusa. L’essere donna non mi ha mai ostacolato nel mio percorso imprenditoriale», dichiara Antonella; che poi spiega quali sono le lezioni più importanti che ha imparato in 15 anni di impresa:
«Ho imparato che l’imprenditore non è sempre colui che beneficia della sua attività e deve essere pronto a fare tante rinunce nella vita privata, così come in quella economica. E poi che la mancanza di un rapporto reale di sinergia con il collaboratori distrugge anche la più grande idea di impresa».