Scelta da Roche Italia tra i progetti di innovazione digitale della terza edizione degli Healtbuilders, Ufirst è in crescita esponenziale dall’inizio del 2020. Con 2,5 milioni di utenti registrati regola l’accesso di 1800 punti, in 200 città di 5 paesi del mondo dando un contributo al distanziamento, che aiuta anche il sistema sanitario.
Detto con franchezza, gli italiani non siamo culturalmente amanti delle file. Tuttavia, complice forse l’anno infausto che ci impone regole nuove, si stanno abituando a Ufirst, la piattaforma gratuita disponibile via web e app che permette di fare la fila da remoto prenotando un posto o un appuntamento. I benefici sono presto detti: si risparmia tempo, si limita il tempo di attesa in luoghi che oggi possono essere veicolo di contagio e si evitano assembramenti non autorizzati.
Ufirst è italiana, nata nel 2016 – dopo una fase di testing di qualche anno all’Università di Roma fino alla Sapienza, alla Luis e a Torvergata – per rivoluzionare gestire in modo ordinato e programmato le file che si creano davanti all’ingresso del punto fisico. Il suo boom però è stato registrato nei primi mesi di quest’anno, per numero di strutture aderenti e per questa improvvisa e crescente necessità. Oggi conta 2 milioni e mezzo di utenti registrati che la utilizzano per l’accesso a 1800 punti, in 200 città di 5 paesi del mondo, primi fra tutti Italia, Ecuador e Brasile, ma anche la britannica Sainsbury’s e alcuni ristoranti a New York. A giugno era la terza applicazione più scaricata in Italia, e da allora registra solo incrementi.
Inserita nell’iniziativa “Solidarietà Digitale” promossa dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, con il supporto tecnico dell’AGID (Agenzia per l’Italia Digital), Ufirst ha iniziato in era pre-Covid specializzandosi nei servizi erogati a sportello, come le banche, la Pubblica Amministrazione e le Università. La sua presenza sulla scena digitale ha velocemente attratto l’attenzione del mondo retail e grande distribuzione. L’hanno scelta tra gli altri Ikea, Tim, Wind, Fastweb, Esselunga, McDonald’s, Eataly ma anche negozi e ristoranti.
Roche Italia sceglie Ufirst per la terza edizione degli Healthbuilders
Un importante riconoscimento del suo ruolo anche in tempi di emergenza diffusa arriva adesso anche dal sistema salute, che ha un crescente bisogno di migliorare la sostenibilità del sistema e la customer experience. Roche Italia ha infatti scelto Ufirst come miglior progetto innovativo tra 50 candidati nel programma di open innovation Healthbuilders, perché mira ad ottimizzare il tempo passato in fila o nelle sale d’attesa e a supportare gli operatori pubblici e privati nel garantire una migliore user experience, e perchè si è rivelata davvero preziosa nel momento del bisogno. I test di Ufirst sono già iniziati in nove strutture ospedaliere italiane, ma è un percorso lento e complesso che coinvolge anche operatori del settore pubblico.
“In questi mesi abbiamo trasformato la tecnologia per adattarla alle esigenze del pubblico e dei punti d’accesso, adeguandoci anche con concierge che controllano e dettano i tempi delle file di chi utilizza Ufirst e di chi si reca direttamente in loco.
Stiamo vivendo una forzata educazione digitale, in cui spesso le app e gli smartphone sono le uniche strade da percorrere per gestire accessi e servizi in sicurezza – commenta Matteo Lentini, Managing Director di Ufirst – e in questo senso probabilmente l’unico lato positivo della pandemia è quello di aver accelerato alcuni processi di digitalizzazione che altrimenti sarebbero stati molto più lenti. Osservando la nostra crescita, che ha riguardato anche i mesi estivi possiamo dire che il futuro aprirà sempre più opportunità per gli strumenti digitali, perché sempre più realtà saranno incentivati ad utilizzarli”
Come funziona
Il sistema eliminacode digitale di Ufirst funziona con software proprietario wireless in cloud ed è in continuo miglioramento, con particolare attenzione all’usabilità e ai feedback diretti, caratteristica che ne ha semplificato l’azione incentivandone l’utilizzo anche fra gli utenti meno digitalizzati. Si attiva in meno di un giorno e si adatta alla user journey richiesta. Può quindi funzionare per regolare le file esterne ad un esercizio commerciale o sportello o per prenotare il proprio turno con giorno e orario specifico, lavorando in parallelo con le piattaforme di prenotazione già esistenti e sincronizzando automaticamente i calendari. Oltre ad essere paperless e quindi ecologica, Ufirst minimizza i contatti perché non utilizza totem con touch screen.
I clienti che prenotano il proprio turno di ingresso vengono aggiornati real time tramite app o sms quando il proprio turno si sta avvicinando, mentre un sistema di notifiche ricorda l’appuntamento che si avvicina. Aggiornamenti e supporto umano sono inclusi nel servizio, anche nella versione business per le aziende, che fino alla fine del 2020 potranno attivare il servizio gratuitamente.