Emma è la prima piattaforma che aggrega i Mooc, cioè i corsi online aperti a tutti, di università e istituti europei. Capofila del progetto l’Università Federico II di Napoli
In Italia ancora non sono così diffusi, ma le università europee hanno fiutato le enormi potenzialità dei Mooc, acronimo che sta per Massive Open Online Courses, ovvero corsi online aperti a tutti. E si sono date da fare: tantissimi paesi europei hanno creato una propria piattaforma nazionale per aggregare e distribuire i Mooc. In Italia una piattaforma nazionale ancora non c’è. Tuttavia è italiana l’università capofila del progetto EMMA (European Multiple Mooc Aggregator), la piattaforma che aggrega i Mooc europei e li rende disponibili gratuitamente a tutti. Emma è un progetto pilota di 30 mesi finanziato dall’Unione Europea, lanciato nell’autunno del 2014, e l’università che l’ha condotto è stata la Federico II di Napoli attraverso il Federica Web Learning team.
“Ci sono due cose che differenziano le piattaforme Mooc europee da quelle americane. La prima è il multilinguismo e la seconda è la possibilità di cross-culturalità” spiega Eleonora Pantò, Presidente dell’Associazione Europea Media e Learning Program Developer presso il CSP di Torino, che lavora al progetto Emma. “Nel costruire la piattaforma Emma abbiamo inserito il servizio di traduzione automatica, per offrire quel multilinguismo necessario a una fruizione europea”. Un altro aspetto del progetto Emma è la possibilità di contaminazione tra contenuti diversi. “Volevamo consentire agli studenti di costruire dei percorsi autonomi di apprendimento, magari prendendo un pezzo da un corso e un pezzo da un altro. Insomma, – continua Eleonora Pantò – permetter loro di essere trasversali nelle materie, e quindi nella cultura”.
Nel mese di ottobre sono partiti i primi 7 Mooc, in questo mese ne partiranno altri 6. Le materie sono veramente disparate: si va dai corsi più strettamente legati alla tecnologia al corso tenuto dall’Università del vino di Borgogna, che partirà il prossimo maggio. I Mooc sono aperti a tutti gli studenti del mondo, e durano dalle 6 alle 8 settimane.
La piattaforma Emma è finanziata dal Competitiveness and Innovation Framework Programme dell’Unione Europea e dagli enti aderenti. Il progetto coinvolge tre “open university”, cioè università che, a differenza sia dagli istituti tradizionali sia dalle università telematiche, si basano sul concetto di apprendimento continuo: l’Universitat Oberta De Catalunya in Spagna, la Open Universiteit Nederland nei Paesi Bassi e l’Universidade Aberta in Portogallo. Quattro sono le università tradizionali: University of Leicester nel regno Unito, l’Université de Bourgogne in Francia, l’Università di Tallin, in Estonia, e l’Universitat Politècnica di València, in Spagna. “Emma è aperta a tutte le università italiane e ai docenti che vogliono aderire gratuitamente” sottolinea ancora Pantò, i criteri e le condizioni sono consultabili dal sito.