A Milano un weekend che ha messo a confronto, sulla piattaforma Cisco Spark, 12 team e 65 partecipanti provenienti da ogni parte del mondo. Tra Finance ed Enterteinment, alla fine trionfa la firma digitale della startup Tagit
Un weekend di acceso confronto senza esclusione di colpi. Questo è stato il TIM OPEN Hackaton che, il 4 e 5 novembre a Milano, ha messo l’uno di fronte all’altro 12 team per un totale di 65 partecipanti con età media di 27 anni.
Il meglio dei giovani sviluppatori nei settori del Finance ed Entertainment, giunti nel capoluogo della Lombardia da ben 9 Paesi diversi. Argentina, Colombia e Egitto, ma anche India, Turchia e persino Indonesia.
Il vincitore è la startup Tagit
Trenta ore passate a battagliare a colpi di coding con le API di TIM OPEN. E, alla fine, a vincere il primo premio, dal valore di 5mila euro, è stata la startup Tagit. Chiave del successo una soluzione che permette di firmare digitalmente, con OTP, e di scambiare contratti in modo semplice, economico e rispettando tutte le norme in materia di identificazione delle parti.
Guarda lo storify delle due giornate
Un risultato che Francesco Pagliari, responsabile Platform & Marketplace di TIM, ha commentato così: “TIM OPEN Hackathon rappresenta un’opportunità per valorizzare le potenzialità di utilizzo delle API di TIM ed individuare soluzioni in grado di promuovere relazioni ‘trusted’: in un mondo ‘connesso’ questo significa rendere le relazioni di business più sicure, i processi più efficienti ed i clienti soddisfatti”.
Soluzioni di valore
Ma a colpire favorevolmente la giuria, presieduta da Mariarita Costanza (CTO MACNIL Gruppo Zucchetti) e guidata da Antonio Perdichizzi, anche le innovative soluzioni proposte dalle altre squadre in gara.
Il team Herotech ha associato i social network ai concetti di gamification e di realtà aumentata per offrire ai clienti TIM la possibilità di vincere dei premi, fidelizzando così la clientela. Altra idea che pone al centro una nuova customer experience, ma in ottica B2B, è quella che sfrutta gli smart data integrati tramite le API di TIM e quelle di Google, così da formulare proposte commerciali personalizzate sui desideri degli utenti nel momento degli acquisti.
Mentre un altro gruppo di sviluppatori in gara nel TIM OPEN Hackaton ha ideato un CID (comune modulo per la constatazione amichevole) compilabile via app con lo scopo di rendere più semplice alle assicurazioni la gestione e l’individuazione delle frodi.
La piattaforma Cisco Spark
Ma se i partecipanti del TIM OPEN Hackaton sono riusciti a dare il meglio di sé nel corso della sfida, parte del merito va anche alla piattaforma Cisco Spark. Uno strumento di collaborazione “all in one”, in cloud e accessibile da qualsiasi device, che unisce le funzionalità di comunicazione, di condivisione e lavoro collettivo.
Su Cisco Spark è stata creata, infatti, una “stanza” ad hoc dedicata a tutti gli iscritti all’hackaton in cui reperire la documentazione relativa all’evento. Sempre su Spark sono state poi create le “stanze lavoro” dedicate ad ogni team in gara con le linee guida per il pitch e la presentazione finale. Oltre alle informazioni tecniche sulle API messe a disposizione da TIM.