Singapore è a oggi l’unico mercato al mondo in cui la carne coltivata in laboratorio è disponibile per la vendita
Uncommon, startup di carne coltivata con sede nel Regno Unito, ha raccolto 30 milioni di dollari in un round di finanziamenti di serie A. L’operazione è stata guidata dalla londinese Balderton Capital e Lowercarbon Capital di New York, con la partecipazione di numerosi investitori istituzionali e angel tra cui Sam Altman di OpenAI e suo fratello Max, nonché Redalpine, East Alpha, Miray Zaki e Sebastiano Castiglioni.
Precedentemente nota come Higher Steaks, la startup utilizzerà l’investimento per aumentare la produzione e avviare il processo di approvazione normativa a Singapore, mantenendo “un occhio vigile” sul mercato statunitense e in quello europeo.
«Essendo l’unica carne coltivata che sfrutta le tecnologie RNA, crediamo di avere un vantaggio competitivo che potrebbe aiutarci a diventare la più grande azienda proteica al mondo», ha dichiarato Benjamina Bollag, co-fondatrice e CEO di Uncommon.
Le tecnologie RNA di Uncommon
Fondata a Cambridge nel 2017, la startup biotecnologica Uncommon è una delle aziende che sta spingendo per diffondere la carne coltivata in laboratorio nelle cucine e nei ristoranti di tutto il mondo. La startup si concentra principalmente sul mercato globale della carne suina, che copre un giro d’affari di circa 250 miliardi di dollari, sviluppando prodotti a base di pancetta e pancetta di maiale.
Gli ostacoli normativi hanno fatto sì che la carne prodotta da cellule animali in provetta abbia tardato a prendere piede, con Singapore a oggi unico mercato al mondo in cui è autorizzata la vendita di carne coltivata. E gli Stati Uniti, in cui la Food and Drug Association (FDA) ha di recente iniziato a etichettare tali alimenti come sicuri per il consumo umano.
Alcuni paesi, invece, stanno respingendo la fiorente rivoluzione della “carne finta”, inclusa l’Italia che sta valutando un divieto assoluto del cibo sviluppato in laboratorio per salvaguardare il proprio patrimonio culinario. Tuttavia, Uncommon afferma di utilizzare una tecnica che sfrutta una molecola polimerica chiamata RNA (acido ribonucleico), o più specificamente tecnologia mRNA, che contiene essenzialmente “istruzioni” che consentono alle cellule di produrre proteine dal proprio interno per creare funzioni di replica. «Ciò significa che Uncommon può produrre carne vera senza l’uso dell’ingegneria genetica. Visto che molti Paesi si stanno dichiarando sempre più contrari agli alimenti GM», ha commentato Benjamina Bollag, co-fondatrice e CEO di Uncommon.
Secondo Bollag: «Singapore sarà il primo paese ad ottenere l’approvazione per la vendita di questa tipologia di carne innovativa, in quanto è l’ecosistema più sviluppato per la carne coltivata, e poi seguiranno gli altri”, ma non ha fornito tempistiche su “quando” potrebbe avvenire la commercializzazione. La premessa è che inizieranno prima nei ristoranti di fascia alta, per poi passare ai supermercati. Dato il prezzo non abbordabile.