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30 mila utenti, 2 mila terapeuti – di cui il 93% donne – e una squadra che cresce e investe: con il suo primo evento in presenza Unobravo ha spiegato quanto sia importante scegliere la psicoterapia, anche in azienda. E il più grande traguardo è il passaparola.
L’accessibilità alla cura della salute mentale rende più chiaro, possibile e consapevole il percorso verso il benessere personale e collettivo, non solo in chiave terapeutica. Quello che è da sempre il manifesto e il motore dell’attività del servizio di psicologia online di Unobravo ha riempito la piazza ideale – ma finalmente anche fisica – della “Felicittà”, il suo primo evento organizzato dal vivo. Complice l’accogliente spazio di Combo Milano, la giornata ha dato molti spunti di riflessione con molti ospiti dal mondo corporate, accademico, dell’arte, media e comunicazione che hanno contribuito a creare un clima rilassato, informale e inclusivo parlando di benessere aziendale, social media, autostima e immagine del sé, relazioni e stereotipi, sensi di colpa ed emozioni.
Su un terreno così largamente partecipato, le complessità legate alla salute mentale possono essere sdoganate solo se raccontate e condivise, per abbattere quei tabù e quegli stereotipi che isolano chi ha bisogno di supporto, acutizzando disturbi e disagi.
In media chi sceglie la consulenza psicologica online di Unobravo ha tra i 25 e i 45 anni e un’indipendenza economica. La sfida è raggiungere anche i più giovani, ma anche il mondo del lavoro. “Dobbiamo farlo superando frizioni culturali, il senso di vergogna o la paura del giudizio che spesso si nascondono dietro a scuse come “non ho tempo” o “non so a chi rivolgermi”. Per questo lavoriamo su fiducia e accessibilità” spiega Andrea Negri, Product Managing Director fresco di nomina. È stato presentato al pubblico in occasione di Felicittà insieme a Erica Bigi, nuova Marketing Managing Director, che aggiunge: “Unobravo ha conquistato per il suo mood partendo dal naming, che avvicina e incuriosisce, dando un ruolo attivo a chi sceglie di occuparsi del proprio benessere”.
Il 93% degli specialisti è donna, e (anche) grazie al passaparola aumentano gli utenti: oggi sono circa 30mila
La formula di Unobravo, fondata nel 2019 dalla CEO Danila De Stefano, sembra davvero funzionare, e a dirlo sono, come spesso accade, i numeri: aumentano gli utenti, che toccano quota 30 mila, e i professionisti terapeuti, arrivati a 2mila, collegati in remoto da tutto il mondo e accuratamente selezionati (lo dicono anche sul sito, solo il 15% dei candidati entra a far parte del Team Clinico). Un numero che sottolinea l’importanza delle specializzazioni e gli eventuali orientamenti che trattano disturbi specifici. È questo il cuore di Unobravo, che lavora per garantire il giusto match e individuare lo specialista ideale. L’alleanza che l’azienda vuole costruire con chi sta dall’altra parte dello schermo passa anche dalla cura di un ambiente lavorativo accogliente. Lo dicono i dipendenti, nel 68% dei casi donne assunte anche nel pieno della maternità, perchè “Le persone lavorano meglio se sono felici, e sono felici se non devono scegliere tra il lavoro e la famiglia”.
Tra gli aspetti più interessanti c’è la forza e il significato del passaparola fra utenti. Ne sottolinea l’importanza Valeria Fiorenza Perris, Supervisore Clinico di Unobravo: “Chi consiglia Unobravo non dà solo valore al servizio, ma dimostra di aver superato quei muri che gli impediscono di affrontare con trasparenza il proprio percorso di terapia. Non sentirsi in difficoltà nel dire che si va dallo psicologo è un enorme passo avanti, per noi uno dei primi obiettivi”.
Come stiamo? Ansia, rapporti di coppia e gestione della rabbia
Sempre Fiorenza Perris, ci offre un quadro dei disturbi più comuni. “C’è un’ansia pervasiva, comune a tutte le esistenze, spesso legata allo stress. Emerge nel 50% delle nostre survey, probabilmente conseguenza di un malessere che coinvolge le sfere personali o lavorative. Se non indagato, facilmente incide su ogni ambito: chi non riesce a gestire il conflitto, ad esempio, replicherà lo stesso atteggiamento con il partner e con i colleghi. Lavoriamo moltissimo anche sulle relazioni di coppia, partendo sempre dalla salute del singolo, dove si nascondono solitudini e difficoltà che minano la stabilità dei rapporti”. La salute mentale è messa a dura prova anche dalle immagini delle vite altrui, filtrate e costruite, che arrivano dai social e costruiscono mondi inesistenti. “Bisogna lavorare sulle aspettative, partendo da se stessi, dai propri obiettivi ed ambizioni: il segreto sta nel saper bilanciare ciò che raggiungiamo in base a chi siamo, a ciò che vogliamo”. I riflettori di Unobravo sono sempre più puntati anche sulle aziende, con le quali stanno disegnando sedute one to one per i dipendenti ma anche webinar e workshop. Dal rapporto mente-corpo alla lotta al tabagismo, dalla gestione del conflitto o dello stress all’empowerment.
A Felicittà speaker, aziende e ospiti hanno firmato il “Manifesto dell’accoglienza emotiva”, una guida in dieci punti per rendere possibile una nuova interpretazione dei sentimenti e la creazione di un circolo virtuoso che aiuti a dare centralità al benessere mentale delle persone. Una sala è stata invece dedicata al progetto “Viaggi mentali”, curato da Mattia Caracciolo (illustratore delle grafiche di Unobravo) che ha esposto i propri lavori insieme ad Antonio Colomboni, Mattia Riami, Adry De Martino, Nicoletta Morrone e Andrea Metafuni. Il ricavato proveniente dalla vendita delle opere, acquistabili in ogni momento della giornata, è stato donato a progetto Itaca Milano.