Una mossa per reagire all’isolamento internazionale. Xi Jinping punta a rendere il Paese autosufficiente nella produzione dei semiconduttori
Secondo la Reuters la Cina sarebbe pronta a lanciare un fondo sostenuto dallo Stato con il target di raccolta fissato a 41 miliardi di dollari e il cui obiettivo sarà sostenere l’industria dei semiconduttori. Sulla questione chip si è aperto da tempo un capitolo decisivo nella lunga guerra commerciale tra Washington e Pechino. La presidenza Biden ha attuato una politica economica per premiare le aziende che portano l’intera filiera in America, scoraggiando invece le esportazioni verso la Cina, soprattutto quando si tratta di trasferimento di know how tecnologico.
Il fondo cinese da 41 miliardi di dollari supera per importo altre iniziative analoghe degli anni precedenti. Il presidente Xi Jinping vuole garantirsi l’autosufficienza per quanto riguarda la produzione dei semiconduttori, alla luce dell’isolamento internazionale che ha visto paesi come Giappone e Olanda – alleati degli USA – limitare i rapporti commerciali non facendo più pervenire a Pechino componenti avanzate fondamentali per l’industria dei chip.
Nel panorama startup abbiamo assistito a un riequilibrio in Cina. Sequoia Capital, uno dei più importanti fondi VC degli Stati Uniti, ha deciso di separare la divisione americana da quella cinese, fiutando il clima politico ed economico. In più Biden ha avvertito gli investitori sui rischi di finanziare progetti in Cina, soprattutto per quanto riguarda progetti di intelligenza artificiale, materia su cui Pechino punta a diventare leader entro il 2030.