Formazione, open innovation, smart city: ne ha parlato il ministro per l’Innovazione, che ha aperto quarta edizione dello StartupItalia Open Summit a Milano
E’ importante creare le startup, ma è ancora più importante che le “startup abbiano un’ecosistema per riuscire a crescere”, la consapevolezza poi che il “numero delle startup cresce, ma che dobbiamo permettere loro di svilupparsi nella maniera migliore, anche in fatto di formazione dei venture capital”. E poi ancora il tema più ampio di come colmare il digital divide, perché “noi cittadini dobbiamo capire la tecnologia, le nuove tecnologie devono diventare di massa e nessuno deve essere escluso dalla digitalizzazione”. Sono questi alcuni dei temi toccati dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, che ha aperto, come annunciato QUI, all’Università Bocconi di Milano, lo StartupItalia Open Summit 2019, il principale evento italiano dedicato all’innovazione e alle startup: all’interno di un campus da oltre 60 mila metri quadrati, si sono dati appuntamento 200 ospiti italiani e internazionali e 1000 startup. Obiettivo? Raccontare il futuro.
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News dal Fondo. All’iniziativa ha partecipato anche il viceministro dello Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, che a margine a detto a proposito del Fondo per l’Innovazione. “Invitalia dovrebbe avere questa settimana il cda per la designazione della seconda parte dei membri. Dopodiché io ho incontrato Enrico Resmini che è già al lavoro e sta già preparando tutta la documentazione per la regolamentazione quindi speriamo di accelerare perché erano state fatte già delle prime valutazioni per erogare i primi fondi. Speriamo di fare il prima possibile. Sicuramente nel 2020, con un po’ di ritardo”.
© Max Montingelli/SGP
Ecosistema
“Partecipare a SIOS19 è stata un’emozione incredibile” ha sottolineato il ministro Pisano nell’intervista rilasciata in esclusiva a Startupitalia, riferendosi in particolare “alla possibilità di stare davanti a tanti ragazzi e a tante realtà di innovazione che hanno voglia di fare e che hanno bisogno solo di un piccolo supporto in fatto di creazione di un’ecosistema. In questo senso spero che il mio ministero possa dare un supporto e fare da volano alla crescita di tutta questa energia che si respira in questa sala”. Ha ribadito che il “Fondo Nazionale Innovazione supporterà le startup” e che questa volta non è “la politica che segue la finanza, ma è la finanza che inizia a seguire i temi importanti per i cittadini e il Paese”.
Grandi aziende
Sul dialogo tra startup e corporate ha detto che eventi come lo StartupItalia Open Summit 2019 “sono fondamentali per l’incontro tra domanda e offerta di innovazione. Più riusciamo a fluidificare la filiera dell’innovazione – ha sottolineato – più riusciamo a far crescere le startup e a portare innovazione all’interno delle nostre grandi aziende”
Open Innovation
“Da un lato dobbiamo supportare la nascita delle startup – ha detto poi a margine dell’evento il Ministro – e il Fondo Nazionale Innovazione darà una grossissima mano, dall’altro dobbiamo creare un’ecosistema in grado di recepire l’innovazione”. Pisano, in particolare, ha fatto riferimento anche “alle grosse aziende statali e parastatali” che “devono iniziare a fare sempre di più Open Innovation”.
Corporate venture capital
In questo senso, la necessità è creare “corporate venture capital, fondi di investimento a livello aziendale, che possano supportare le aziende in operazioni di Open Innovation”. Oltre al Fondo Nazionale Innovazione, l’obiettivo è creare poi “altri fondi”, con investimenti che potrebbero arrivare anche dall’Europa”.
Pubblica Amministrazione
“Se avviciniamo le startup alla PA, faremmo crescere anche le grandi aziende parastatali. Se lo fanno in tanti nel mondo si può fare anche da noi in Italia”.
Formazione
A proposito della formazione per i venture capital “questi – ha sottolineato sempre Pisano – devono diventare una categoria molto forte, come già accade all’estero”. Un percorso di formazione che riguarda però anche gli startupper “in modo tale – ha spiegato la titolare del dicastero dedicato all’innovazione – che rimangano in Italia, ma possano anche andare all’estero per diventare più grandi e tornare poi nel nostro Paese”. Pisano ha parlato anche della necessità che ci sia “collaborazione tra i Paesi, elemento questo fondamentale. Faremo tutto il possibile perché le startup abbiano un percorso di nascita e di crescita e di sviluppo interdisciplinare e correlato con l’estero”.