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Durante il Mantova Food&Science Festival Syngenta ha presentato SyngenTalent, una call pensata per le startup che stanno sviluppando soluzioni innovative per il settore agroalimentare. Sul piatto mentorship e fondi per un valore complessivo di 50.000 euro. Ecco come candidarsi
Le sfide che il settore agroalimentare ha davanti sono epocali e nessuno ha le forze per vincere da solo. Serve una collaborazione tra attori diversi, in grado di essere complementari e utili a fornire agli agricoltori e agli altri attori della filiera strumenti innovativi per produrre sempre di più e in maniera sempre più sostenibile.
Da queste premesse prende avvio SyngenTalent, la Call4Ideas fortemente voluta da Syngenta, uno dei principali gruppi dell’agribusiness a livello globale. Le startup interessate possono sottoporre la propria candidatura a questo link. L’apertura del bando avverrà il 17 ottobre e si concluderà il 17 dicembre, mentre per adesso è possibile lasciare la propria email per restare aggiornati.
Tre sono le aree in cui devono operare le startup: modelli di filiera, tecnologie innovative e soluzioni sostenibili. Le candidature saranno valutate da una giuria di esperti che selezionerà la startup più promettente che avrà quindi accesso al programma di accelerazione sviluppato da Syngenta.
L’azienda mette sul piatto mentorship e fondi destinati allo sviluppo del prodotto/servizio per un valore complessivo di 50.000 euro. Il programma, che si svolgerà durante il 2023, vedrà la startup ospitata presso la nuova sede di Syngenta a Milano. Una sede progettata per avere degli spazi dedicati a startup o soggetti terzi in un’ottica di Open Innovation.
Il team innovativo avrà così accesso non solo a capitale fresco, ma soprattutto all’enorme bagaglio di conoscenze e relazioni di cui dispone Syngenta. E come ricordato da Riccardo Vanelli, amministratore delegato dell’azienda, l’obiettivo è quello di crescere assieme. Da un lato infatti la startup viene inserita in un ecosistema in grado di supportarla nello sviluppo e nella validazione della propria idea di business. Dall’altro Syngenta ha la possibilità di contaminarsi e di entrare in contatto con realtà nuove e altamente innovative.
D’altronde la parola innovazione è scritta nel dna di Syngenta, che ogni anno investe il 10% dei ricavi proprio in Ricerca e Sviluppo (circa 1,3 miliardi di dollari). Il Gruppo conta 26 mila dipendenti in oltre 100 Paesi, con 5 mila persone dedicate solo alla ricerca che operano in più di 100 siti di R&D sparsi per il Globo.
SyngenTalent, la Call4Ideas in partnership con StartupItalia
A supportare Syngenta in questa iniziativa non poteva non esserci StartupItalia. A raccontare l’ecosistema delle startup a livello nazionale ci ha pensato dal palco del Mantova Food&Science Festival Luca Annunziata, editor at large proprio di StartupItalia.
Il nostro Paese è d’altronde una fucina di nuove realtà imprenditoriali. E se i grandi round di investimento sono dominati da settori come il FinTech o l’InsurTech, anche il mondo dell’innovazione in campo agroalimentare si sta ritagliando i propri spazi, portando alla luce tante realtà interessanti.
Un assaggio di quello che può offrire l’Italia in questo campo è rappresentato da The Food Makers Map. Powered by StartupItalia. Si tratta di un work in progress che ha l’obiettivo di mappare tutte le startup italiane che lavorano per rinnovare il settore agroalimentare. La mappa non pretende di essere esaustiva, anzi, è in continua evoluzione e si arricchisce ogni giorno delle segnalazioni che ci arrivano.
Al via la conferenza stampa: il nostro AD @RiccardoVanelli presenta SyngenTalent. Insieme a @marcothepres @ValagroGroup e @startup_italia pic.twitter.com/EneVQPkY04
— Syngenta Italia (@SyngentaItalia) October 1, 2022
Valagro, da startup ad azienda di successo
Nel 1980 nasceva ad Atessa, in Abruzzo, una piccola azienda che aveva come obiettivo quello di fornire agli agricoltori prodotti per la nutrizione delle piante che fossero innovativi e sostenibili. Era, diremo oggi, una startup animata dalla voglia di creare qualcosa di nuovo e di farlo conoscere nel mondo. Quarant’anni dopo quella piccola startup, chiamata Valagro, fattura oltre 190 milioni di euro ed è presente in più di 80 paesi a livello globale.
Come raccontato da Marco Rosso, global corporate affairs director di Valagro, lo spirito che ha animato i fondatori negli anni ’80 vive ancora oggi nell’azienda, che nel 2020 è stata acquisita proprio da Syngenta per completare il proprio portafoglio prodotti e offrire agli agricoltori soluzioni che vanno dalle sementi agli agrofarmaci, passando per il digitale e la nutrizione.
Secondo Marco Rosso, per le startup l’importante è avere chiaro l’obiettivo di lungo periodo e perseguirlo con determinazione, senza farsi scoraggiare dalle avversità .
Se l’innovazione può arrivare dal mondo delle startup e dai laboratori di Ricerca e Sviluppo delle grandi aziende, un ruolo importante lo può giocare anche il settore pubblico. A parlare di questo argomento è intervenuta a Mantova Alessandra Pesce, dirigente di ricerca presso il Crea, il principale ente di ricerca pubblico nel settore agroalimentare.
Sebbene i fondi a disposizione siano sempre meno di quelli che è un grande Paese sviluppato dovrebbe dedicare alla ricerca, dai laboratori del Crea provengono ogni anno ricerche e dati interessanti per tante aziende e per lo sviluppo di nuove soluzioni. Una ricerca di base sulla quale altri attori hanno la possibilità di sviluppare soluzioni pronte per il mercato.
Ringraziamo anche @AlePesce_mipaaf del @CREA_Ricerca che ci ricorda ancora una volta cosa vuol dire fare #ricerca con passione. pic.twitter.com/8qcbb5H4nH
— Syngenta Italia (@SyngentaItalia) October 1, 2022