Sfida lanciata a Toyota: entro il 2030 l’azienda punta a produrre 20 milioni di veicoli all’anno
Si è tenuto nella notte italiana l’Investor Day di Tesla nella Gigafactory della società ad Austin in Texas. Da sempre questi momenti sono dedicati sì agli investitori, ma anche alla platea di interessati e curiosi che seguono da remoto. Elon Musk, amministratore di Tesla (e di altre sue società), era presente per dare alcuni importanti annunci sul ruolo che la casa automobilistica vuole giocare nella transizione energetica. Una cifra spicca su tutte: 10 trilioni di dollari, a tanto ammonta l’investimento che l’azienda che produce auto elettriche punta a sborsare per raggiungere i propri obiettivi di crescita e di sostenibilità. Per quanto sia tra le realtà automotive più capitalizzate, Tesla non è la principale produttrice di automobili: nel 2022 ha venduto 1,3 milioni di veicoli; la competitor Toyota 10 milioni. In totale Tesla ha prodotto 4 milioni di vetture.
All’Investor Day ad Austin, come si legge dalle cronache sulla stampa di settore, i partecipanti non hanno raccolto grandi annunci su nuove vetture o sul breve termine. Elon Musk, invece, ha preferito concentrarsi sul cosiddetto Master Plan 3, ovvero il piano di Tesla per diventare leader della transizione dai combustibili fossili alle rinnovabili. Il primo Master Plan risale al 2006, con la pubblicazione di un white paper in buona parte rispettato; il secondo è stato pubblicato nel 2016 e parlava di pannelli solari e di robotaxi; in questa terza edizione i progetti sono ancora più ambiziosi: si parla di 10 trilioni di dollari di investimenti. «C’è un percorso chiaro verso un’energia sostenibile sulla Terra – ha commentato Musk -. Non richiede la distruzione degli habitat naturali. Non richiede di essere austeri e di smettere di usare l’elettricità e di stare al freddo o altro».
Leggi anche: Tesla, i piani di Elon Musk per il Nevada: oltre 3,6 miliardi di dollari per la Gigafactory di Reno
Visionario e criticato da più parti per il suo metodo di gestione aziendale (soprattutto a Twitter), Elon Musk non ha mai nascosto le proprie preoccupazioni rispetto al processo di sovrappopolazione. Per questo l’altra sua società, SpaceX, punta a portare l’uomo su Marte per stabilirci lì una nuova civiltà. Chi resterà su questo pianeta potrebbe assistere a una crescita a dir poco impetuosa di Tesla visti i numeri attuali: la società vuole produrre 20 milioni di auto elettriche all’anno entro il 2030 (ripetiamo, il colosso Toyota ne ha prodotte 10 milioni nel 2022).
Leggi anche: Perché Musk twitta su tutto, tranne su Tesla? Tutto è partito con un post nel 2018
Nel frattempo Musk ha confermato quanto annunciato dal presidente del Messico Andrés Manuel López Obrador: Tesla costruirà a Monterrey una nuova Gigafactory. Altro dato interessante per gli investitori riguarda le previsioni sui prezzi delle auto elettriche. Già da tempo la società li sta riducendo per tenere il passo con i competitor. Secondo l’imprenditore sudafricano in futuro il costruttore riuscirà a dimezzare i costi di produzione con probabile effetti anche sul listino, più alleggerito per consentire a sempre più persone di permettersi auto al momento non proprio a buon mercato.