La startup delle ripetizioni ha lanciato la sua nuova app, per visualizzare news personalizzate e appunti di studenti della propria facoltà. Continua l’espansione all’estero, mentre in Italia lascia la “casa” di Luiss Enlabs per aprire una nuova sede autonoma
Li avevamo lasciati a dicembre, quando Nicolò Bardi, Gabriele Giugliano e Martina Mattone, i founder di Tutored, si erano aggiudicati il premio Best Startup Education del 2015 durante l’Open Summit di Startupitalia!. Li ritroviamo a distanza di pochi mesi con una nuova app, una nuova sede e un piano di espansione all’estero decisamente ambizioso. Tutored ha presentato questa mattina negli spazi di Luiss Enlabs, la sua app che “non sarà uno specchio del sito” ha precisato Gabriele Giugliano. Nell’app, infatti, non c’è il servizio di tutoring, ma servizi aggiuntivi: appunti filtrati e news personalizzate in base ai propri interessi e al proprio percorso di studi. L’app è stata lanciata oggi in Italia, Germania e Regno Unito, che sono i paesi dove la startup è operativa, ma i tre ragazzi prevedono una forte espansione entro l’anno: a settembre in India e dal 2017 negli Usa e Canada.
Cosa offre l’app di Tutored
Tutored si può sintetizzare come un servizio di ripetizioni online: le ripetizioni, però, non vengono date semplicemente da un esperto in materia, ma da studenti che seguono lo stesso programma di chi ha bisogno di una mano. “Quello che abbiamo pensato – spiega Giugliano – è che se sei all’università non ti basta trovare un tutor: quello che ti serve veramente, è trovare un altro studente che ha già fatto il tuo stesso esame e che te lo spiega bene”. Oltre alle ripetizioni, che resteranno solo sul sito, ora Tutored amplia la sua offerta di servizi, con una bacheca news e un motore di ricerca per gli appunti inserito nella nuova app. L’algoritmo con cui è stata costruita l’app permette di ricevere in bacheca gli aggiornamenti richiesti in base al profilo che è stato impostato (università frequentata, facoltà, interessi). Le news vengono scritte da una rete di reporter in giro per gli atenei. Il tutto è molto social: sotto le news si possono leggere i commenti degli studenti con profili simili ai nostri.
In più ci sono gli appunti, il piatto forte: si possono scaricare in base alla singola facoltà e alla singola università
(“perché il piano di studi di economia aziendale in una università non è uguale a quello di un’altra – spiega Giugliano – e così quando io devo fare l’esame non ho bisogno di un genio di economia aziendale, ma mi serve uno studente che ha seguito il mio stesso programma”). In futuro sull’app ci sarà una parte di content marketing (oggi non c’è ancora) che permetterà alla startup di monetizzare alcuni contenuti.
Paese che vai studente che trovi
“La cosa difficile di espandere una startup come la nostra sui mercati esteri è capire come si comportano gli studenti nei vari paesi” dice Giugliano. “In Spagna si studia in un modo, in Germania in un altro, in Brasile in un altro ancora. Per questo abbiamo creato un team internazionale”. Per i ragazzi di Tutored la cosa fondamentale è riuscire a creare nuove community, anche all’estero. Devono alla community il proprio successo (“In Italia esistono 2 milioni di studenti universitari e i nostri utenti mensili sono 600 mila”) ma crearla in un paese estero, come ad esempio l’India, potrebbe non essere facile. “Come lo faremo? Ho una parola per questo: execution. Non ci sono bacchette magiche: lavoriamo sodo, dalla mattina alla sera. Ora stiamo studiando cosa succede fuori dell’Italia, non c’è altra strada per avere successo”.
Il team cresce (e c’è una nuova sede)
Agli inizi, per i ragazzi di Tutored non è stato facile. “Ci dissero, ragazzi voi siete bravi, ma l’idea è sbagliata, noi non investiremo mai su questa roba. Allora abbiamo dovuto trovare il modo di dimostrare che invece l’idea era buona. Lo sapevamo perché siamo tutti studenti universitari, siamo i primi utenti della nostra startup”. Dal 2014, quando erano solo in 3, sono diventati un gruppo ben assortito di 18 persone. “Oltre a creare un team internazionale è molto importante che ci sia il giusto bilancio tra le esperienze delle persone, tra junior e senior. Io posso avere l’idea, ma a 24 anni non posso avere tutta l’esperienza nel marketing di altri che fanno questo lavoro da tantissimo tempo”. Le novità, per Tutored, non sono finite qui: la startup, attualmente negli spazi di Luiss Enlabs alla Stazione Termini di Roma, si trasferirà in una nuova sede: “Avremo il nostro quartier generale a Roma. Per noi questo è un grande punto di partenza, è come quando lasci i tuoi genitori e vai a vivere da solo”.