Nafham realizza brevi video-lezioni su tutte le materie curriculari del programma scolastico egiziano. In questo modo riesce a raggiungere i molti bambini nei villaggi che non hanno accesso all’istruzione
Poter avere un professore tutto per sé che tiene una lezione direttamente a casa oppure sull’autobus o, ancora, in un giorno di vacanza. Tutto questo è possibile per gli alunni egiziani che possono apprendere non solo sui banchi di scuola ma anche utilizzando il proprio pc o il proprio smartphone grazie a “Nafham!”, una startup nata in Egitto nel 2012 e che oggi è diventata un punto di riferimento nel sistema educativo egiziano. Si tratta di una piattaforma educativa gratuita che si pone come obiettivo quello di insegnare, attraverso brevi video, tutte le materie curriculari previste dalla scuola egiziana, ad eccezione della religione. I video, che vanno dai 5 a un massimo di 15 minuti, sono caricati su YouTube e accessibili tramite il sito web di Nafham e una App per smartphone (iOS, android e windows phone).
Col web si impara ovunque
«L’idea è nata nel 2012 per soppererire alle mancanze del sistema scolastico egiziano, inadeguato a rispondere alla domanda sempre crescente di istruzione dovuta al continuo aumento della popolazione», dice Mohamed Guda, Nafham Content manager. «L’Egitto soffre di una carenza dell’istruzione di base che arriva ad affligere, nei villaggi, il 35% dei bambini». I video caricati da Nafham, invece, possono arrivare in tutto l’Egitto e non solo: «Ci sono molti egiziani che vivono all’estero – continua Guda – e molti di loro si affidano a noi per dare ai figli la stessa educazione che riceverebbero in una scuola egiziana. Siamo inoltre seguiti da altri paesi arabi perché adattiamo i nostri contenuti anche ai curricula scolastici di Arabia Saudita, Siria, Kuwait e Algeria».
“Capiamo”
Nafham – parola che in arabo significa “capiamo” – si è potuta sviluppare grazie al crowd-sourcing, e oggi ha realizzato più di 23mila video seguiti ogni mese – stando ai dati di Nafham – da mezzo milione di persone. Impegnati nella realizzazione dei video sono sette persone, per lo più giovanissimi, ma ad essere coinvolti direttamente nel progetto sono anche insegnanti, allievi e, spesso, anche i loro genitori. «Nafham rappresenta un modo per divertirsi a spiegare qualcosa agli altri e, inoltre, stimola l’aggiornamento e lo studio continuo», dice Guda.
Creatività e semplicità
Il successo di Nafham è dovuto soprattutto al linguaggio semplice e all’utilizzo di uno stile creativo che mantiene viva l’attenzione degli alunni. Per questo la piattaforma è molto spesso usata nelle scuole come appoggio agli insegnanti nelle lezioni frontali. «Attualmente, conclude Guda, abbiamo una partnership con due scuole che usano sistematicamente la nostra piattaforma. L’obiettivo di Nafham, adesso, è quello di far diventare il crowd-teaching un movimento a livello mondiale».