Nuova tappa del tour alla scoperta di startup, spinoff, incubatori e centri di innovazione. Seconda per numero di aziende innovative, l’ecosistema regionale ruota intorno alla capitale. Carnovale (Roma Startup): “Con una rete di pre-acceleratori e incubatori a vocazione internazionale, Roma è luogo d’origine di grandi storie di successo imprenditoriale”
Così come tutte le strade portano a Roma, anche l’ecosistema italiano dell’innovazione ha nella capitale un centro nevralgico. Il percorso, tuttavia, sembra essere opposto. Da quasi vent’anni, la città eterna è infatti il luogo di nascita di molte delle più importanti startup del nostro Paese, che, una volta raggiunta una certa dimensione, scelgono quasi sempre di volare all’estero. Tra queste realtà, ci sono alcuni dei rari unicorni nostrani. È uno dei tratti caratteristici della regione Lazio, seconda dopo la Lombardia per numero di startup, 1.790, come indicato nel registro delle imprese della Camera di Commercio – il numero sale a 2.070, se si aggiungono le 280 Pmi innovative.
Roma, porta d’ingresso sul mondo
Parlare di innovazione in Lazio significa riferirsi prevalentemente al contesto romano, che ospita 1.622 delle 1.790 startup presenti sul territorio. “Roma pesa per l’80% dell’economia regionale“, sottolinea Gianmarco Carnovale, presidente dell’associazione Roma Startup e membro del Consiglio di Sviluppo Economico del Comune di Roma. “Quello che distingue il sistema del Lazio dal resto del Paese in tema di innovazione è stata la scelta coraggiosa, intrapresa oltre dieci anni fa, di puntare sulle practice internazionali. Nell’ultimo decennio, in Italia la parola startup è stata sinonimo di piccola impresa, mentre la nostra regione ha deciso di costruire da zero un ecosistema in grado di costruire ponti con l’estero, seguendo il modello dell’impresa scalabile“.
“Quello che distingue il Lazio dal resto del Paese in tema di innovazione è stata la scelta coraggiosa di puntare sulle practice internazionali”
Un percorso reso ancora più difficile dalla scarsa presenza di capitali, concentrati perlopiù al Nord e, in particolare, a Milano. Capitali che, specifica Carnovale, si sono focalizzati a investire in una tipologia di azienda subito profittevole e dunque poco interessati a supportare realtà ad alto potenziale nel medio e lungo periodo anche sui mercati stranieri. A queste mancanze, le organizzazioni e gli attori attivi nella capitale hanno risposto con una ricetta basata sui propri punti di forza. “Da un lato, Roma è il maggiore polo europeo accademico e di ricerca, con quasi 300mila studenti universitari. Dall’altro, è proprio qui che è nato il primo vero acceleratore italiano, Luiss EnLabs, ancora oggi il soggetto con il maggiore portafoglio di startup”. Sempre a Roma, sono poi sbarcati negli anni altri attori importanti, fra cui Startupbootcamp, Digital Magics, Accelerace, Plug and Play e Techstars, che sta avviando un nuovo programma.
Il ruolo delle istituzioni e l’importanza dei pre-acceleratori
Altra componente centrale nel prosieguo del percorso intrapreso dalla capitale nell’ambito dell’imprenditoria innovativa, spiega Carnovale, è stato l’interessamento da parte della politica. “Già dal 2013”, evidenzia il presidente di Roma Startup, “abbiamo coinvolto in modo consistente nei nostri progetti la Regione Lazio, che gestisce i fondi europei. Le istituzioni si sono messe a disposizione, offrendo gli strumenti che noi chiedevamo: un fondo regionale di venture capital, risorse a sostegno degli investitori locali, un bando per la fase di pre-seed, in un momento in cui il resto d’Italia ancora non era avvezza alla distinzione tra le fasi di seed e pre-seed“.
“Negli ultimi dieci anni le startup del Lazio si sono dedicate al digital”
Questi elementi hanno costituito un terreno fertile per la nascita di un sistema in grado di selezionare i migliori talenti e supportarli nella loro crescita. “Il Lazio e la città di Roma si sono negli anni guadagnate il titolo di originator di molte startup in grado di distinguersi a livello italiano e internazionale. Non a caso, guardando ai nostri associati, la maggior parte dei pre-acceleratori italiani, dediti alla selezione e formazione dei team senza investire direttamente capitali, si trova proprio a Roma”, afferma Carnovale, che ha fornito a StartupItalia una selezione di pre-acceleratori, incubatori e venture studio romani consultabile di seguito nell’articolo.
Dal digital al territorio, come cambiano le startup del Lazio
Passando in rassegna gli ambiti che hanno guidato l’evoluzione delle nuove imprese del Lazio nel corso dell’ultimo decennio, si ottengono fotografie molto diverse fra loro. “Quando si crea un ecosistema startup di investimento avendo a disposizione fondi limitati, si scelgono per forza di cose settori a bassa intensità di capitale“, sottolinea Carnovale. Tanto più in una regione che annovera tra i comparti più sviluppati quelli legati alla difesa, all’aerospazio e all’energia, ambiti che abbisognano di risorse notevoli. “Per queste ragioni, negli ultimi dieci anni le startup del Lazio si sono dedicate al digital, uno fra gli ambiti meno costosi“.
“Le istituzioni ci hanno offerto gli strumenti che chiedevamo: un fondo regionale di venture capital, risorse a sostegno degli investitori locali, un bando per la fase di pre-seed”
Oggi la situazione sta cambiando. Iniziano a essere più seguite le vocazioni territoriali del Lazio, legate soprattutto al deeptech, dalle scienze della vita, l’intelligenza artificiale e la cyber security, al clean tech e alla tecnologie avanzate nel ramo agroalimentare, fino all’aerospaziale e alla smart mobility. “Si tratta di fatto di ambiti che contribuiranno a plasmare la società umana nel futuro e che trovano in questo territorio una specializzazione storica e un alto grado di ricerca. Di recente si sono aggiunte condizioni favorevoli prima sconosciute, legate alla nascita di diversi acceleratori con programmi verticali, oltre alla presenza di finanze più sostanziose“.
Via dalla capitale
Se i settori di appartenenza mutano con il tempo, la prassi più difficile da modificare è il destino comune delle startup vincenti nate nel Lazio. Roma è una fucina di storie di successo, un ideale luogo di partenza, capace di formare e lanciare talenti e supportare con visione lungimirante le idee migliori nella fase iniziale della loro vita. Ma non è ancora un punto di arrivo. “In oltre dieci anni, tutti gli attori in campo nell’ecosistema innovativo del Lazio hanno seminato e creato tanto. Hanno però generato anche tanta emigrazione, a causa della mancanza di un sistema Paese che supporti la crescita delle nuove eccellenze”, dice il presidente di Roma Startup.
“Unicorni e soonicorn nati a Roma o con un fondatore romano: Venere, Octo, Translated e True Layer. O, ancora, King, Freetrade e Kong”
Il risultato è che diverse delle società più promettenti hanno consolidato la loro crescita all’estero. Chi si è spostato a Parigi, Berlino o Londra, chi ha scelto di oltrepassare l’Atlantico e approdare a New York o San Francisco. “Stiamo parlando di unicorni e soonicorn nati a Roma o con un fondatore romano. Di esempi ce ne sono davvero tanti, basti pensare al caso di Venere, Octo, Translated e True Layer. O, ancora, a realtà come King, Freetrade e Kong“.
Il prossimo passo sarà dunque quello di provare a offrire un’alternativa valida per convincere società come queste a restare. Un difficile salto di qualità, ma, secondo Carnovale, la regione si sta muovendo nella giusta direzione. “Roma sta lavorando per diventare il secondo polo di venture capital del Paese dopo Milano, incentrandosi soprattutto sulle imprese del Centro e del Sud, oltre ad attrarre progetti esteri. Stiamo anche spingendo per avviare lo stanziamento di ulteriori capitali dedicati all’early stage e, soprattutto, far destare l’attenzione dei grandi fondi internazionali su quanto la capitale d’Italia sta offrendo in termini di startup e innovazione”.
Gli originator romani: il listone di Gianmarco Carnovale
Riportiamo una lista di pre-acceleratori, incubatori e venture studio attivi a Roma, che, grazie al vasto patrimonio di talenti provenienti dagli atenei della città, hanno contribuito a dare all’ecosistema della capitale, e quindi della regione Lazio, il titolo di originator nell’ecosistema startup italiano.
- Dock3
- Peekaboo
- Founder Institute
- Founders Boost
- Startalia
- Foodendi
- Innova
- Tech Bricks
- Joule
- Cinecittà Game Hub
- Boost Your Ideas (Lazio Innova)
- Roma Idea (Roma Capitale)
Tutte le startup del Lazio. Naviga la lista [lista in aggiornamento]
Sulla base del registro delle imprese della Camera di Commercio e delle segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi ultimi mesi, abbiamo stilato la lista delle startup innovative più influenti nell’ecosistema del Lazio. Come nella filosofia della nostra redazione, si tratta di un articolo aperto e aspettiamo le vostre segnalazioni. Scriveteci alla nostra mail, [email protected].
- ADILIFE di Roma, fondata dalle società Aditech, Gilogica e Kos Comunicazione e Servizi e guidata dall’ingegnere Martino Politi. È una piattaforma multidisciplinare e pluripatologica di telemedicina che sfrutta le tecnologie dell’information communication technology. Offre servizi nell’ambito amministrativo, di gestione del paziente e di misurazione di parametri vitali.
- AGRIRED di Roma. La startup è specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti e servizi innovativi che, usufruendo di soluzioni tecnologiche avanzate, aiutano le società agricole a migliorare e rendere meno impattante la propria attività.
- AGROROBOTICA di Fondi, in provincia di Latina. Si occupa della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di monitoraggio in ambito agricolo, oltre allo sviluppo di specifici algoritmi di apprendimento per tali sistemi. La società ha lanciato SpyFly, una trappola robotica per insetti nocivi, dotata di soluzioni di intelligenza artificiale, in grado di riconoscere i parassiti dannosi per le colture.
- ALBERTO OLIVERO di Roma. L’azienda produce e vende accessori di lusso del mondo della moda, realizzati integrando un modello di produzione sostenibile. Attraverso un configuratore 3D basato su un algoritmo proprietario che sfrutta tecnologie di intelligenza artificiale, la società è in grado di rendere ogni prodotto personalizzato già nella fase precedente alla sua realizzazione.
- ANIMA HOME di Roma, attiva nel mercato immobiliare. È un cosiddetto conscious buyer, ossia propone un modello di business che genera valore in modo consapevole per i venditori e gli acquirenti di immobili. È stata fondata dall’attuale CEO, Gabriele Varesi.
- AWHERE di Roma, specializzata nello sviluppo di un sistema integrato per la gestione consapevole e intelligente di situazioni di emergenza ed eventi critici negli ambienti di lavoro. La piattaforma, grazie a un sistema di intelligenza artificiale, offre una serie di possibili risposte e protocolli, applicabili in base ai diversi contesti e scenari.
- AXXEL di Roma. La startup, guidata dal CEO, Antonio Grillo, è partner di Cisco e realizza soluzioni immersive per compagnie, startup e università. I servizi offerti spaziano dalla cyber security e l’IoT, al multicloud, fino all’intelligenza artificiale e si applicano a contesti in piena evoluzione, come il mondo del lavoro e l’ambito accademico. L’azienda ha realizzato, fra i vari prodotti, piattaforme dedicate all’esperienza di lavoro e di studio phygital e applicazioni per ottimizzare l’accesso a risorse e materiale universitario agli studenti.
- AZIENDA AGRICOLA PARAELIOS di Poggio Catino, in provincia di Rieti. Il progetto nasce per produrre e vendere prodotti alimentari di qualità, attuando in questo borgo del Lazio tecniche innovative che tutelino il territorio e le risorse naturali del Paese. In un’area di circa 70 ettari, l’azienda integra l’agricoltura biologica con moderne tecnologie e la presenza di una piattaforma di supporto, in grado i gestire la commercializzazione e la consulenza della società in cloud. Lo scorso anno, dopo l’ingresso di nuovi soci, Paraelios si è trasformata in Spa.
- CNC di Roma, fondata da Leonardo Leone e Nino Galloni. L’acronimo sta per Cassa Nazionale Complementare e costituisce una piattaforma innovativa che integra funzionalità e strumenti di tecnologia avanzata, supportata dallo sviluppo di una rete di consulenti specializzati a disposizione dei cittadini.
- CYBER GURU di Roma. Fondata nel 2017 e guidata dal CEO, Gianni Baroni, offre soluzioni innovative nel campo della cyber security, focalizzandosi sul fattore umano e la sensibilizzazione delle persone, per aumentarne la consapevolezza sul tema. L’azienda offre percorsi di apprendimento originali e corsi di formazione a organizzazioni e compagnie, insieme a soluzioni tecnologiche basate su algoritmi di intelligenza artificiale.
- CYLOCK di Roma. Attiva nel campo della cyber security, offre servizi di anti-hacker e anti-phising per le Pmi, oltre a corsi di formazione specializzati per rendere i sistemi informatici più sicuri. La startup offre soluzioni pronte all’uso, che non richiedono competenze tecniche e installazione. Il metodo brevettato consente di autoconfigurarsi grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, simulando migliaia di attacchi mirati.
- DEEP LAB di Roma, fondata guidata dall’attuale CEO, Cristiano Nervegna. L’obiettivo è riuscire a facilitare l’accesso di imprese e professionisti alla tecnologie, offrendo consulenza e soluzioni standard e personalizzate per ogni contesto. In particolare, Deep Lab è specializzata nei campi riguardanti blockchain, l’intelligenza artificiale e la cyber security.
- DIKTEC di Roma. Si tratta di una startup specializzata nella realizzazione di servizi tecnologici, in particolare di hardware e software di processo, basati su blockchain, applicati a macchinari e beni di largo consumo. L’obiettivo è l’innovazione dei processi produttivi, commerciali e di servizio legati a questi prodotti.
- DIGITAL HORIZON di Roma, advisor che aiuta medie e grandi aziende, organizzazioni e istituzioni a posizionarsi o modificare il proprio posizionamento di reputazione e marchio sul mercato di riferimento. Offre attività campagne pubblicitarie e di comunicazione, strategie di public affairs e lobbying, operazione di coinvolgimento di stakeholder, oltre a ideare piani innovativi di sostenibilità Esg.
- EXIMIE di Roma, fondata nel 2019 e attiva nell’ambito dell’information technology. L’azienda mira a diventare un punto di riferimento nel campo della competenza informatica, supportando i propri clienti con servizi di consulenza offerti da un personale specializzato.
- EUPAXX di Roma. È una società di ingegneria integrata specializzata nella progettazione di edifici ecosostenibili, attraverso un sistema di machine learning.
- FEEDO di Roma. Si tratta di una piattaforma di gestione digitalizzata dei contanti. Gli esercenti possono depositare il denaro nelle cassaforti FeedoSafe e, da quel momento in poi, la somma diviene responsabilità della banca, che ne assume la titolarità. Il cliente dispone del valore depositato, nonostante i soldi siano ancora fisicamente nelle casseforti di Feedo, mentre la banca trasferisce il valore del contante depositato in FeedoSafe. Nata come servizio di sistema per le banche, la startup ha come partner SIA, società controllata da Cdp Equity, specializzata nella realizzazione di infrastrutture per istituzioni finanziarie e aziende.
- FITNOW di Roma, nata dall’idea di Andrea Gherardi, Carlo Sciarra e Michele Pisani. Dedicata al benessere psicofisico, sfrutta la tecnologia della tuta Ems di elettrostimolazione muscolare. Attraverso un’app gli utenti possono prenotare una seduta di allenamento o riabilitazione a domicilio, insieme a un personal trainer specializzato.
- FLY FREE AIRWAYS, tra il Lazio e il Piemonte, ha sede legale a Roma e sede operativa a Torino. È stata fondata ed è guidata dal CEO, Francesco D’Alessandro. Descritta sul proprio sito come la “FlixBus dei voli privati”, è una piattaforma per la gestione dei viaggi in business e dei voli privati di lavoro e turismo. Si tratta di un tour operator che offre un servizio multicanale di mobilità sostenibile per la condivisione in tempo reale per diversi mezzi di trasporto: voli, treni, autobus e auto on demand. Si occupa inoltre dell’organizzazione di eventi a tema e team building.
- GENERATIVE CARE di Roma. La società è attiva nel comparto della sanità digitale e sviluppa soluzioni all’avanguardia per patologie cronico degenerative. L’azienda fornisce apparecchiature per la diagnosi e le terapie delle patologie, adotta sistemi biotech innovativi e si focalizza su farmaci naturali personalizzati. Inoltre, utilizzando sistemi di intelligenza artificiale e tecnologie di realtà aumentata, un team di medici possono analizzare i dati e contribuire alla costruzione di una medicina predittiva e di precisione, simulando anche le evoluzioni delle patologie.
- GREEN FIELD TECHNOLOGIES di Aprilia, in provincia di Latina, è specializzata in nuove tecniche per migliorare la resistenza delle colture, come viti e kiwi, agli agenti ambientali e ai parassiti. Tramite l’utilizzo di software e hardware di monitoraggio, la startup mira a ridurre l’utilizzo di prodotti inquinanti.
- HOLEY di Roma, fondata nel 2016 da Maria Carotenuto e Gabriel Scozzarro. La startup è specializzata nella progettazione e realizzazione di prodotti ortopedici attraverso l’utilizzo di scansione e stampa 3D. L’azienda sviluppa gessi e tutori su misura per l’arto del paziente, per offrire un processo di guarigione più confortevole e una soluzione meno invadente a livello estetico.
- INNOVER di Roma, fondata da Daniele Giuliani. Si tratta di una startup che progetta e commercializza sistemi informatici innovativi dedicati al mercato b2b, utilizzando tecnologie avanzate. Si rivolge a banche, società finanziarie, compagnie assicurative e aziende di marketing.
- INVISIBLE CITIES di Ferentino, in provincia di Frosinone, guidata dal CEO, Giorgio Capaci. La startup sviluppa soluzioni di viaggi immersivi nei luoghi più belli d’Italia, avvalendosi di ricostruzioni in 3D, realtà aumentata, virtuale e divulgazione scientifica. Invisible Cities ha ideato un VR bus con un monitor in 4K montato sui vetri, che, in un tour di 20 minuti, permette di viaggiare indietro nel tempo tra alcuni dei monumenti più importanti di Roma.
- LIVE PROTECTION di Roma, startup del gruppo Linkem guidata da Marco Orioni, offre servizi di IoT per la casa. Attraverso soluzioni di domotica e per la sicurezza, Live Protection consente di monitorare e proteggere in tempo reale l’abitazione a distanza, rendendola al contempo più smart.
- LOKAL FARM di Roma, fondata nel 2019 da Augusto Federici. Specializzata nella consegna a domicilio di prodotti locali freschi a chilometro zero e raccolti in giornata. La qualità del prodotto è garantita dall’assenza della conservazione a freddo, che spesso altera lo stato di frutta e verdura.
- LOQUIS di Roma, app di travel podcasting fondata dall’attuale CEO, Bruno Pellegrini, in grado di informare e raccontare storie e aneddoti ai viaggiatori sui luoghi che si stanno visitando. Grazie a circa 220mila contenuti disponibili in sette lingue, la piattaforma di podcast dispensa informazioni inerenti alla città e al quartiere che ogni giorno si attraversano per lavoro o per piacere.
- MAGALDI GREEN ENERGY di Roma, proprietà del gruppo Magaldi Power. L’azienda è specializzata nella ricerca, produzione e vendita di tecnologie innovative nell’ambito della generazione e dello stoccaggio dell’energia rinnovabile. Tra i prodotti lanciati, il Magaldi Green Thermal Energy Storage, in grado di limitare la dispersione l’energia prodotta in eccesso da un impianto solare o eolico e ne consente il rilascio nei momenti di bisogno.
- MYLAB NUTRITION di Roma. Fondata nel 2018 da Gianluca Perra e Daniele Fumi, la startup opera nel mercato degli integratori alimentari. Offre soluzioni su misura per ogni utente, attraverso un questionario online che si avvale di un algoritmo di intelligenza artificiale. MyLab Nutrition Group collabora con il progetto l’Università La Sapienza ed è proprietaria dei marchi T-Rex Integratori, Nutracle, Suprapet e MyLab Nutrition.
- NEXOMATICA di Roma, si pone a fianco di Pmi e professionisti per gestire e rendere più efficiente il processo di digitalizzazione e di analisi dei dati. L’azienda offre servizi platform based che garantiscono prestazioni a valore aggiunto, tramite l’utilizzo di tecnologie proprietarie e di soluzioni avanzate di terzi.
- NEXT4 di Roma. Nata nel 2018 come startup, oggi riunisce diversi investitori che selezionano le migliori idee imprenditoriali. L’acceleratore ha sede anche a Milano e collabora con il Fondo Rilancio Startup di Cdp Venture Capital e Business Angel. Next4 ricerca e investe in progetti nella fase di early stage, accompagnando i founder dalla composizione della squadra, fino all’ingresso sul mercato. Sono previste le aperture di nuove sedi negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
- NEXT CODE ACADEMY di Roma. È una scuola di coding che, dal Lazio, offre la possibilità di entrare in contatto con una rete di aziende tecnologiche, startup e incubatori italiani e internazionali. Il progetto nasce dalla collaborazione fra Ulisse, Next4 e Cubehub.
- QI4M di Roma, piattaforma di analisi dati che realizza servizi di strategia e gestione nel mercato azionario e lo sviluppo di tecnologie di investimento per le aziende. Fondata nel 2017 dal docente LUISS, Vittorio Carlei, conta su un team di data scientists e analisti specializzati nello sviluppo di soluzioni nei campi dell’economia finanziaria e del machine learning.
- REDD di Roma, fondata nel 2018 dall’avvocato Riccardo Delli Santi e specializzata nell’ambito del real estate. La startup è nata con l’obiettivo di semplificare e ottimizzare la gestione dei documenti e dei dati immobiliari, usufruendo di tecnologie avanzate e soluzioni di intelligenza artificiale. La società offre inoltre servizi di consulenza per aziende del settore.
- SHIELD CONSULTING di Roma, fondata nel 2018 e specializzata in servizi nel ramo della corporate finance. In particolare, la società realizza studi di fattibilità e prospetti informativi e modelli di simulazione per lo sviluppo di proiezioni finanziarie, patrimoniali ed economiche. Offre inoltre assistenza nella fase di avvio di nuove imprese e progetti, di acquisizione e cessione di aziende e di interventi di ristrutturazione industriale e finanziaria.
- SQUADRA di Roma. Guidata da Alberto Vigorelli, CEO, è un servicer specializzato nella gestione del credito, con servizi riguardanti i Non Performing Exposure, ossia i crediti deteriorati. La startup analizza inoltre i portafogli secured, corporate e non garantiti, attraverso l’utilizzo di modelli di business analytics.
- SMARTICKET di Roma. Si tratta di un’app che permette di pagare, con carta di credito o PayPal, le soste su strisce blu tramite smartphone. È possibile inserire la targa del veicolo in sosta e indicare la durata prevista, che può essere modificata o terminata con anticipo. L’addebito viene quindi trasferito direttamente sui rispettivi strumenti di pagamento. Il servizio, a oggi, è attivo nelle città di Bologna, Roma e Torino.
- STARDUST di Roma, fondata nel 2020 da Simone Giacomini, Antonino Maira, Fabrizio Ferraguzzo, Alan Tonetti ed Ettore Dare. È una media company innovativa che accompagna il cliente in ogni fase di realizzazione della campagna. Dalla definizione dell’audience di riferimento, alla strategia e produzione di contenuti originali multimediali, fino al monitoraggio dei risultati. Di recente, il Gruppo Gedi ha acquisito il 30% del capitale della compagnia romana.
- SVILUPPO SISTEMI DIGITALI di Roma, fondata nel 2018. La startup offre alle imprese un servizio di analisi econometrica mirato a ridurre il costo della pubblicità sui social media. Attraverso la realizzazione di algoritmi proprietari personalizzati, aiuta a ottimizzare i processi produttivi e commerciali dei propri clienti.
- TATATU di Roma. App social che punta a rendere l’utente protagonista, premiandolo attraverso una particolare moneta, i Ttu coins, ogni volta che qualcuno mette mi piace, commenta, visualizza o condivide i propri contenuti. Attraverso la moneta, è possibile comprare dei prodotti nel negozio online di TaTaTu. La startup vuole perseguire le logiche della sharing economy dei dati, attuando questi dettami in una piattaforma social. Sono diversi i servizi offerti sull’applicazione, dall’intrattenimento, a sezioni riguardanti la pubblicità e i temi Esg di sostenibilità sociale e ambientale.
- TORET DEVICES di Roma. Si occupa di ricerca e sviluppo sperimentale nell’ambito delle scienze naturali e dell’ingegneria.
- V97 di Roma, specializzata nello sviluppo di applicazioni e software. La startup offre inoltre servizi di information technology e consulenza per startup e Pmi.
- VIVITA di Roma, fondata nel 2020. È un progetto nato all’interno dei laboratori dell’Università La Sapienza, dagli studi della professoressa Gabriella Pasqua, cofondatore e direttore scientifico. La startup è specializzata nello sviluppo di prodotti naturali innovativi e di alta qualità nell’ambito di dermocosmetici, integratori alimentari, dispositivi medici e alimenti a fini medici. I principi attivi delle soluzioni individuate da ViVita sono estratti da scarti e sottoprodotti vegetali di aziende agroalimentari, secondo un’ottica di economia circolare.
- WALLIFE di Roma, guidata dal CEO, Maria Enrica Angelone, cofondatore insieme a Fabio Sbianchi. La. società ha nelle polizze assicurative su alcuni specifici tipi di rischio il proprio core business. In particolare, protegge i suoi clienti dai pericoli provenienti dall’innovazione tecnologica, focalizzandosi su tre macroaree: biometrics, genetics e biohacking. Fra gli esempi, si possono citare la conservazione di materiale biologico e l’identità genetica o l’uso di dati digitali come le impronte digitali e il riconoscimento facciale. Wallife ha di recente chiuso un aumento di capitale da 12 milioni di euro.