Kukua, fondata da Lucrezia Bisignani, è tra le 5 aziende selezionate dal concorso EduApp4Syria per trovare soluzioni tecnologiche che portino l’istruzione tra i bambini siriani
Africa
Crowd4Africa, il progetto di 15 studenti dell’Istituto Massimo di Roma, è stato presentato ieri a Papa Francesco: prevede la realizzazione di mini-fabbriche da inviare in Africa per poter realizzare le protesi in autonomia
L’autobus elettrico arriva in Africa. Due batterie gli assicurano una autonomia di 80km, estendibile grazie ai pannelli solari posizionati sul tettuccio. Si chiama Kayoola e vuole conquistare il mercato: entro il 2018 potrebbe dare lavoro a oltre 7mila persone.
Trasformare l’acqua salata o salmastra in acqua potabile grazie all’energia solare. Riuscire ad aiutare le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo. Ecco l’idea alla base di Eliodomestico, il distillatore solare ideato dal designer italiano Gabriele Diamanti.
La siccità , la natura, il progetto dell’albero che produce acqua e toglie la sete. Intervista con l’architetto italiano Arturo Vittori, che racconta come nasce Warka Water
Lee ha 22 anni, vive e lavora in Zimbabwe. Grazie a KIVA, associazione non governativa americana, ha messo su tre attività e oggi combatte le multinazionali. Ma la campagna riesce ad aiutare altre donne imprenditrici al motto: “Invest in her, invest in change”
Ha il suo primo unicorno fintech, anche se le banche peccano di scarsa solidità . Così l’Africa sta arrivando al fintech prima ancora di passare dagli sportelli. L’analisi di SmartMoney
Questa è la storia di Guled Abdi Adan, 13enne somalo che sta stupendo il mondo. Riesce, infatti, a produrre eco-giocattoli meccanici utilizzando unicamente materiali di scarto e senza aver nessun rudimento di meccanica.
Interswitch, startup fintech specializzata nell’e-payment, dovrebbe quotarsi a Londra entro la fine del 2016. Un’Ipo vicina al miliardo. Diventerà così il primo unicorno africano.
Matibatu è l’app di 4 studenti d’informatica che in 15 minuti, senza prelievo di sangue, riesce a individuare la malaria anche nello stadio iniziale. Una svolta che potrebbe aiutare le popolazioni rurali dell’Uganda e di altri paesi subsahariani