Realizzato da ENEA, può misurare il livello di emissioni e condividere i dati con altri utenti. In questo modo, sarà possibile tracciare l’esposizione personale agli inquinanti e scegliere un percorso più green attraverso un’app per smartphone. Lanciata una campagna di crowdfunding per realizzare una flotta di sensori-pilota da testare nelle città.
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Si chiama City Tree ed è un “muro vegetale”, alto quattro metri, e e largo tre, che unisce uno substrato di muschio a uno strato di piante che assorbono particolato, diossido di azoto e ozono. Secondo Green City Solutions, la startup tedesca che l’ha ideata, è in grado di abbattere 240 tonnellate di anidride carbonica l’anno.
Costruita con il metodo Super Adobe brevettato da Nader Khalil, non fa uso di condizionatori: sfrutta l’orientamento, le proprietà termiche dei sacchi di terra e il livello di costruzione 50 cm sotto quello del terreno circostante. Ecco Quetzalcoatl.
Robot marini, ma anche bucce d’arance, costumi smart e persino le pecore. Per contrastare l’inquinamento dei nostri mari insomma, ognuno deve fare la sua parte. Ma la tecnologia ci viene in soccorso.
La prossima primavera sbarcheranno sulla Senna i primi prototipi di “Sea Bubble”, vetture che volano sull’acqua e che potrebbero rivoluzionare il servizio dei trasporti parigina. Saranno meno cari di un taxi e attraverseranno la città in appena un quarto d’ora.
Accade a Gloucester. La Cattedrale, i cui lavori iniziarono nell’XI secolo, diventa l’edificio più antico del mondo a impatto zero. Verranno installati, e nascosti alla vista, 150 pannelli solari che permetteranno alla diocesi di risparmiare un quarto delle spese energetiche attuali.
L’Università di Liverpool sta mettendo a punto una tecnologia laser per aiutare gli agricoltori a salvaguardare le proprie colture da uccelli e ratti. Senza utilizzare sostanze chimiche, veleni o altre soluzioni in grado di danneggiare ambienti e catene alimentari. Ed è stata finanziata dall’Unione Europea con 1,7 milioni di euro.
Esiste, anche se a volte solo nelle nostre abitudini. Abbiamo incontrato i fondatori della startup francese Back Market, appena arrivata in Italia, che si propone come l’Amazon del ricondizionato.
I ricercatori della Iowa State University hanno realizzato una batteria da 2,5 Volt a base di alcool polivinilico che si dissolve in acqua in 30 minuti. In futuro potrà essere utilizzata per dispositivi medici da impiantare nel corpo umano, per sensori ambientali temporanei e per dispositivi militari che non devono cadere nelle mani del nemico.
La Francia mette al bando posate, bicchieri e piatti di plastica. A partire dal 2020 tutte le aziende e i produttori dovranno adeguarsi. Ma scoppia la polemica (e i ricorsi). L’unica cosa certa è che mancano dati e ricerche sull’argomento.