Aperto in occasione dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, il Café Dawn è un locale gestito quasi completamente dagli OriHime, robot comandati da remoto da persone con disabilità. Un modo per far lavorare e coinvolgere nella vita della comunità anche chi è costretto a casa a causa di disabilità gravi
disabilità
Tra le colline maceratesi, nel piccolo comune di Sant’Angelo in Pontano, nel 2016 è nato Il Salto, definita un’officina agriculturale, in grado di unire la coltivazione di prodotti biologici all’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi con disabilità
La “Tribù degli Zoccoli” di Magenta (Mi) è un’associazione culturale nata nel 2013 da una fattoria e asineria didattica per progetti di pet therapy e non solo: i bambini possono trascorrere l’estate in mezzo alla natura del Parco del Ticino
La piattaforma di scooter e bike sharing parte da New York con un programma pilota: mezzi a tre o quattro ruote e una sedia a rotelle elettrica per persone con disabilità da prenotare direttamente dall’app Bird
Sono due condizioni estremamente diverse, ma entrambe soggette a un’enorme quantità di stereotipi. Per gestire lo stigma le famiglie le normalizzano o le spiegano medicalizzando, rendendo così difficile ai figli il dare una definizione di sé (e immaginarsi nella vita adulta)
Stefano Pietta è un giornalista che non si è fatto fermare dalla malattia: ha creato un’emittente web, Steradiodj, unendo musica e storie di inclusione sociale, con cui parla al mondo
Dalla Germania arrivano anche in Italia, grazie all’associazione Amici e di Tommy e Cecilia, le pedane costruite con i Lego per permettere alle sedie a rotelle di superare lo scalino d’accesso a negozi e altre strutture
L’intervista al fondatore Andrea Depalo. Il messaggio alle persone con disabilità: «Non lasciatevi dominare dalla vostra situazione e provate a mettervi in gioco»
Nel tempo, il linguaggio intorno alla disabilità è cambiato. In meglio. Lo abbiamo visto negli articoli su questo argomento che abbiamo pubblicato su Valore Responsabile.
“La nostra mission è quella di permettere alle persone con disabilità intellettiva di vivere una vita il più possibile autonoma, sia dal punto di vista lavorativo che affettivo/relazionale: una vita vera”