Nuova puntata di LIFE, il vocabolario dedicato al futuro della salute. Spazio alla parola “health startup” giovedì 8 luglio alle ore 15.00 su Vaccini.Sanofipasteur.it, Sanofi.it e sui social di Sanofi e di StartupItalia
e-health
Evidation Health ha raccolto in totale 259 milioni di dollari (l’ultimo round è di poche settimane fa). Abbiamo intervistato i suoi fondatori che sono italiani e che si sono conosciuti a 18 anni alle Olimpiadi di Informatica
Il 4 e 5 novembre si terrà la seconda edizione della maratona. Tra i vincitori dello scorso anno anche la startup TOMMI, che ha realizzato un sistema di realtà virtuale e gamification dedicato ai pazienti oncologici pediatrici. C’è tempo fino al 25 ottobre per iscriversi
Un guanto con 18 sensori fa comunicare chi è privo di udito e vista. La startup DbGlove ha appena vinto il contest #MakeToCare organizzato da Sanofi Genzyme come miglior innovazione nel campo dell’e-health
Il Mind Control sarà in grado di “leggere” le intenzioni dello spettatore grazie a un lettore di onde cerebrali posizionato sulla sua testa: in questo modo, sarà il dispositivo a interpretare i segnali e a scegliere il programma da guardare.
Monitorare un vettore come una zanzara non è semplice come nella trasmissione fra esseri umani e anche con i sintomi l’automonitoraggio non sempre è efficace. Ecco perché non è possibile replicare il caso Ebola.
Fra app e body sensors, il futuro della salute sembra essere sempre più connesso con l’idea di misura di sé. Ecco alcuni aspetti su cui vale la pena riflettere, fra grandi opportunità e grandi vulnerabilità.
È simile a una grande siringa che raccoglie il sangue, lo filtra e lo rende di nuovo disponibile ai pazienti. Una soluzione innovativa per i paesi a basso reddito dove la riserva di sangue è limitata
I ricercatori del gruppo “Smart Materials” sono riusciti a sviluppare dei nanomateriali compositi di cui possono controllare le proprietà e il rilascio dei principi attivi. Le nuove medicazioni avranno al loro interno dei composti naturali che aiutano la guarigione e saranno perfettamente biodegradabili.
Nei laboratori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, un team guidato da Silvia Giordani lavora alle “nanocipolle” , nanomateriali e marcatori fluorescenti in grado di navigare verso le cellule tumorali per penetrare al loro interno e facilitarne la cura