E’ una rete di professionisti che si scambiano opportunità di business, l’ha creata un ragazzo italiano a New York, dopo aver lavorato per la Tv italiana. Oggi conta più di 3mila iscritti nel mondo e muove affari miliardari
New York
L’Italia si conferma leader del movimento maker. Lo conferma la Maker Faire di New York dove 5 startup italiane hanno fatto davvero bene. Ecco chi sono, cosa fanno, aspettando quella di Roma dal 16 al 18 ottobre
Nel 1920 la nonna di Dan aveva 5 anni. Lasciò Tricarico (vicino a Matera) e andò a New York, contribuendo a sviluppare il Lower East Side. Oggi, il nipote, vuole costruire il primo parco sotterraneo al mondo alimentato da energia solare. Una storia bellissima.
Vengono ammessi solo 50 bambini dalle grandi capacità intellettive, che poi possono proseguire gli studi nell’Hunter College School fino al liceo. Il tasso di selezione dell’Hunter è del 2%: quello di Harvard, nel 2015, è stato 6.2%
Lo Stato di New York ha approvato il primo exchange nazionale di Bitcoin. Londra, intanto, prepara la contromossa.
Discutere, incontrarsi, passare la sera nei bar di Manhattan. La scena newyorkese è cresciuta anche per questo raccontano alcuni dei suoi protagonisti. E Esty al Nasdaq ha confermato che la Silicon Alley cresce tantissimo
New Lab è un maker space aperto a Brooklyn (New York) in un vecchio cantiere dismesso: costa 34 dollari a piede quadro ed è aperto a nuovi progetti da tutto il mondo (anche dall’Italia) qui come partecipare alle selezioni
Una guida di un avvocato italiano a New York esperto di startup che dà alcune dritte su come avviare un’impresa negli Usa, dal ruolo dei founders al costo legale dell’operazione
Quando stai per lanciare una startup ci sono diverse cose e rischi da considerare. Uno di questi è dove avviare la propria azienda. Se in Italia è un problema di meno accentuato, un po’ di più lo è negli Usa. Inc. Magazine ha fatto questa infografica per orientare gli startupper. Esamina gli affitti, le tasse… Read more »
La Italian Trade Commission ha avviato un programma per attirare startup italiane nella Grande Mela. Un’opportunità per tutti da subito, e c’è chi ne ha già approfittato