Daiki, il robot modulare alimentato a energia solare che permette di effettuare una telediagnosi delle coltivazioni di oltre 2000 ettari in tutta Italia risparmiando il 45% di acqua e il 35% di fertilizzante, è già una realtà. L’ideatrice: “Stiamo lavorando affinché il robot sia dotato di una parte operativa in modo da sostituire l’agricoltore. Il nostro obiettivo è di rendere più sostenibile, tracciabile e green l’intera filiera agroalimentare con l’aiuto di Daiki”
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I robot agricoli, conosciuti anche come AgriBot, possono fare molto per rendere l’agricoltura più profittevole e sostenibile. Il gruppo americano The Mixing Bowl ha tracciato una mappa delle startup. Ecco quelle più interessanti
Sembrano videogiochi, ma sono gli strumenti usati dall’Università di Pisa per formare gli specializzandi. Andrea Moglia, del Dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia, ci racconta come funzionano
Dal caso Spyce all’automa di Rovereto: anche in Italia si spinge sull’automazione del personale di sala, che costerà sempre meno
Negli Stati Uniti in decine di università è già possibile ordinare via smartphone un pasto o la spesa e ricevere tutto da piccoli robot a guida autonoma. Una delle aziende più attive è la californiana Starship Technologies, che ha ottenuto 100 milioni di dollari di investimenti
Josh Geating lavora nella società prima comprata e poi venduta da Google. Nel 2021 Hyundai ci ha investito oltre 1 miliardo di dollari
Dal diserbo alla semina, dalla raccolta al monitoraggio delle piante, sono moltissime le operazioni che possono essere compiute da un agribot, ovvero un robot in grado di lavorare nei campi in autonomia. Il mercato è in netta crescita e sono ormai molte le soluzioni disponibili
Al via un progetto nelle scuole di Casorezzo, piccolo paese in provincia di Milano, per insegnare la robotica fin da bambini, stimolando creatività e pensiero logico, ma anche spirito di collaborazione e inclusività
La startup californiana è una delle tante imprese che sviluppa soluzioni per automatizzare alcune attività nei ristoranti: l’obiettivo non è rimpiazzare i camerieri umani, ma liberarli da compiti ripetitivi per curare meglio il cliente
Carrelli mobili che viaggiano a bassa velocità sui marciapiedi e sono guidati da remoto è la soluzione ideata dalla startup californiana. Efficacia, sicurezza e risparmio per i rivenditori i punti di forza